Anziani, allarme truffe: i consigli della polizia

L’estate è, per molti versi, un periodo difficile per gli anziani, in particolare perché rischiano di rimanere soli perché parenti e vicini di casa sono magari via per le ferie. E in questo periodo cresce anche il pericolo delle truffe. Malintenzionati e truffatori di professione non di rado si presentano a casa dei pensionati cercando di ingannarli o addirittura li avvicinano per strada. La Questura di Bergamo lancia l’allarme: a partire da fine maggio, sono già stati denunciati molti casi di truffe a pensionati, quattro dei quali piuttosto gravi ai danni di persone tra gli 81 e gli 88 anni. La Questura, in particolare, invita a chiamare sempre il 113, appena sorge il dubbio che si sta correndo il rischio di essere truffati. Ci sono alcune modalità di truffa che ricorrono spesso. Ad esempio succede che al pensionato che ha appena prelevato contanti in posta o in banca, i truffatori si presentino come «funzionari di banca» spiegando di dover ricontrollare i contanti che poi però sostituiscono con banconote false. Spesso entrano in azione anche i finti tecnici Enel o Inps, che si presentano a casa con la scusa di dover controllare il contatore o alcune fatture, solitamente con un socio che distrae l’anziano, riuscendo quindi a rubare soldi da un armadietto. Ma la fantasia del truffatore va oltre i casi più classici: alcuni malviventi, sempre più spesso donne giovani ed eleganti (secondo la Questura) raccolgono informazioni sulle vicende familiari degli anziani, e si presentano anche a chiedere un contributo in beneficenza ad un’associazione che si occupa della lotta alla malattia che ha causato la scomparsa di un parente della persona truffata. Insomma, i truffatori hanno una grande inventiva. E la Questura ricorda che bisogna sempre diffidare di persone estranee che suonano al citofono di casa o bussano alla porta, così come bisogna ricordare che nessun ente o società, ad esempio l’Enel, manda propri tecnici a casa a controllare le bollette.Tutti i consigli della polizia sono stati riassunti in un elenco completo che cerca di prevenire ogni possibile situazione di rischio: non fermarsi mai per strada da sconosciuti che offrono facili guadagni o chiedono di poter controllare i contanti già messi in borsa; farsi accompagnare da un amico o un parente a prelevare in banca; fermarsi all’interno dell’istituto di credito quando si ha il dubbio di essere seguiti, ricordarsi che nessun cassiere di banca ferma i clienti lungo la strada per controllare i loro soldi e soprattutto non credere che volontari di associazioni di beneficenza possano presentarsi porta a porta, o addirittura sui marciapiedi, a chiedere grosse grosse cifre da devolvere in beneficenza.(19/07/2006)

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