«Arance infette dalla Libia»
Foto virale, ma è una bufala

Su Facebook circola da alcuni giorni un post con la fotografia di alcune arance in cui sarebbe stato iniettato sangue infetto da Hiv: raffica di condivisioni, ma è una bufala. E dagli usa Usa l’autorità sanitaria interviene per smentire.

Nel post «incriminato» compaiono alcune arance tagliate a spicchi in cui si notano delle venature rosse. Insieme alla foto un messaggio – in un italiano piuttosto traballante, perché il post originale era scritto in arabo – spiega che le arance, importate dalla Libia, sarebbero state bloccate alla dogana algerina perché infettate con il sangue di un malato di Hiv.

La notizia è una bufala. Non si conosce la fonte delle immagini e non ci sono conferme da nessun ente qualificato, anzi: negli Stati Uniti il Centro di prevenzione e il controllo delle malattie ha dovuto addirittura diffondere una nota ufficiale per tranquillizzare la popolazione.

Del resto, anche se per assurdo le arance fossero state effettivamente contaminate con sangue infetto con il virus, non ci sarebbe pericolo di contaminazione: è noto che il virus Hiv non si può prendere per via aerea o attraverso il cibo, perché sopravvive per un tempo brevissimo fuori dal corpo umano. E le venature rosse? È del tutto normale che la polpa delle arance abbia venature di colore diverso.


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