Arrestato il vicepresidente della Regione
In cella Mantovani, indagato Garavaglia

Il vice presidente della Regione Lombardia, Mario Mantovani, è stato arrestato con le accuse di concussione, corruzione aggravata e turbata libertà degli incanti. Ci sono anche altri 12 indagati, compreso Garavaglia.

L’assessore lombardo all’Economia, Massimo Garavaglia (Lega) è stato una delle persone perquisite dalla Guardia di Finanza: è accusato di turbativa d’asta.

Tutto nell’ambito di in un’inchiesta della Gdf e della Procura di Milano che ha portato in carcere altre due persone, tra cui un dipendente della Regione.

Il comunicato ufficiale diffuso dalla Gdf precisa che «i finanzieri del Comando Provinciale di Milano hanno agito in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip. Stefania Pepe del Tribunale di Milano».

Oltre a Mantovani sono coinvolti «un suo collaboratore e di un tecnico in servizio presso il Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche per la Lombardia e l’Emilia Romagna, indagati, a vario titolo, per i reati di corruzione, concussione, turbativa d’asta e abuso d’ufficio.

Nel corso delle investigazioni - svolte dal Nucleo di Polizia Tributaria di Milano, «coordinate dalla Giulia Perotti, procuratore aggiunto, e dirette dal Giovanni Polizzi, sostituto procuratore, sono emersi diversi episodi di corruzione, di concussione e di turbativa d’asta perpetrate dagli indagati, nei vari ruoli dagli stessi ricoperti negli anni, in relazione, tra l’altro, all’aggiudicazione di commesse pubbliche e con il coinvolgimento di liberi professionisti».

Perquisizioni e sequestri di documentazione nelle Province di Milano, Varese, Vercelli e Rimini, nonché la notifica dell’avviso di garanzia e sul diritto alla difesa nei confronti di ulteriori 12 indagati per concorso nei reati menzionati.

Preoccupati i sindacati

Esprimono «preoccupazione» i segretari regionali lombardi di Cgil, Cisl e Uil, Elena Lattuada, Osvaldo Domaneschi, Danilo Margaritella, per l’arresto del vicepresidente della Regione, Mario Mantovani, in un’inchiesta che vede indagato anche l’assessore al Bilancio, Massimo Garavaglia, «e che ovviamente investe direttamente le responsabilità istituzionali più rilevanti».
«Altrettanto grave - aggiungono - è l’oggetto dell’indagine che riguarda i temi della sanità e del welfare che, com’è noto, riguardano ingenti risorse regionali e che sono da tempo, anche per Cgil, Cisl e Uil, temi di grande delicatezza oltre che di confronto tra le parti».
I tre segretari regionali confidano quindi nel ruolo della magistratura e si augurano che «le indagini procedano rapidamente e che siano presto accertate tutte le responsabilità, così com’è evidente che in questo quadro anche il normale confronto con l’istituzione regionale risulta ancora più complicato».

Nel frattempo un gruppo di consiglieri regionali lombardi del Movimento 5 Stelle ha portato una cassetta di arance nella sala dove, a Palazzo Lombardia, sede della Regione a Milano, si è svolto il convegno sulla trasparenza che avrebbe dovuto aprire proprio Mantovani. «Le arance sono per Maroni, se va a trovare il suo vice in carcere» hanno detto ai giornalisti fuori dalla sala i 5 Stelle.

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