Arriva l’Expo, avanti coi cantieri
«Quasi pronti, Focus sulla Carrara»

In Comune si va con i piedi di piombo con i grandi cantieri in corso, ma su un punto sono tutti d’accordo: la tabella di marcia non ammette inghippi, l’Expo è dietro l’angolo.

La mappa dei contenitori culturali «work in progress» è sulla scrivania: biblioteca Mai, Accademia Carrara, Gamec, Sant’Agostino, ex convento di San Francesco, Porta Sant’Agostino. La pinacoteca (chiusa ormai da sei anni) e la Galleria d’arte moderna e contemporanea sono il piatto forte che Bergamo metterà in tavola per l’Expo che aprirà il 1° maggio. «Qualche giorno fa abbiamo fatto il punto sui lavori con tutti i soggetti coinvolti. E si è deciso che il tavolo diventerà permanente», annuncia l’assessore. Con la collega Nadia Ghisalberti, titolare della Cultura e tutte le parti in causa (tecnici comunali, il presidente della Cobe Gianpietro Bonaldi, la direttrice dei musei Maria Cristina Rodeschini e l’architetto Attilio Gobbi per conto della Fondazione Creberg) si è deciso che ogni quindici giorni si tireranno le somme sui due cantieri.

I destini dei due edifici sono incrociati. «E i tempi sono stretti perché il trasferimento delle opere della Carrara, ora alla Gamec, non deve creare intralcio all’allestimento della mostra di Palma il Vecchio», spiega Ghisalberti. I due cantieri dovranno procedere a incastro. Alla Carrara sono in corso i lavori per le opere murarie. Spostare estintori, alcune prese e accessi, piccole cose insomma.

A Palazzo Frizzoni incrociano le dita. Tutto deve filare liscio e soprattutto in contemporanea all’intervento alla Gamec. Sono stati appaltati mercoledì all’impresa edile Virgilio Gherardi di Curno i lavori per adeguare l’edificio alle norme antincendio. La mostra verrà inaugurata il 12 marzo, sono attese 35 opere dai più importanti musei di tutto il mondo.

Dal polo di via San Tomaso a Città Alta, all’ex chiesa di Sant’Agostino. Poi c’è la biblioteca Mai, l’altro grande cantiere ereditato dalla Giunta Tentorio. Dopo il rifacimento della facciata, ora si sta intervenendo nel salone Furietti, il cuore della biblioteca: opera da 460 mila euro, coofinanziata a metà dalla Regione.

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