Associazione a delinquere, processo?
Per gli ultrà si decide il 2 luglio

Il gup Ezia Maccora deciderà il 2 luglio se rinviare a giudizio o meno i sei tifosi accusati di associazione a delinquere: si tratta di Claudio Galimberti «Bocia» e cinque suoi fedelissimi , oltre al segretario della Lega, Daniele Belotti, accusato di concorso esterno.

Il gup nella mattinata di giovedì 18 giugno si è riservata la decisione, mentre le difese chiedono il non luogo a procedere. Il pm Carmen Pugliese si rifà alla Cassazione.

Lo scorso 20 aprile si è concluso, con la sentenza di primo grado, il maxi processo agli ultrà. Cinquanta i tifosi bergamaschi condannati, nel complesso a 47 anni. La pena più pesante è stata inflitta al capo ultrà Claudio «Bocia» Galimberti: tre anni, contro i sei che erano stati invocati dal pubblico ministero, Carmen Pugliese.

Per gli altri le condanne non sono andate oltre l’anno e sei mesi. Gli episodi di cui i tifosi, a vario titolo, dovevano rispondere erano numerosi: gli scontri con gli ultrà del Catania e con quelli dell’Inter nel 2009, accerchiamenti di volanti della polizia, imbrattamenti, violazioni di Daspo, l’assalto alla Bèrghem Fest di Alzano dell’agosto 2010, l’aggressione al tifoso juventino Francesco Mazzola del maggio 2012.

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