Atalanta, Gasp: «Noi virtualmente sesti,
penso al Bologna e non all’Inter»

L’Atalanta si appresta a ospitare il Bologna nel posticipo del giovedì conscia di essere tra le favorite nella corsa all’Europa.

«Siamo virtualmente sesti, considerando che la Lazio deve ancora recuperare in casa con l’Udinese. Ma sono difficili anche le partite con le squadre fuori classifica, che vogliono chiudere il più in alto possibile, o con la disperazione di salvarsi, vedi il nostro pareggio col Chievo».

La premessa di Gian Piero Gasperini racconta della considerazione respirata a Zingonia per un match ritenuto fondamentale: «Schiero la formazione migliore senza pensare già all’Inter domenica: non faccio le scelte misurando il minutaggio o altro col bilancino», spiega il tecnico nerazzurro. Non saranno dunque le diffide di Masiello, Freuler, Gomez, Ilicic e Zapata (out il solo Toloi, caviglia) a incidere alla presentazione delle distinte di gara, anche se dalla cintola in su Pasalic e Barrow scalpitano. Il tecnico sa di potersi fidare comunque anche delle seconde linee: «Reca a Parma ha fatto bene, in questa fase del campionato dove conta il risultato servono anche le forze fresche di chi di solito gioca meno - osserva -. È entrato per Masiello, la difesa davanti ai cambi altrui davanti rischiava di andare in fatica: Castagne si è potuto spostare a destra dove ha fatto molto meglio che a sinistra sfiorando il gol e dando l’assist, Hateboer è scalato dietro». I bergamaschi sanno di non potersi concedere passi falsi davanti al loro pubblico:

«I numeri dicono che andiamo meglio in trasferta (26 punti su 48, ndr), ma è anche vero che in casa abbiamo già affrontato tutte le grandi. Dobbiamo saper sfruttare bene il calendario, casalingo e non: guadagnare posizioni adesso è determinante». Uno sguardo all’avversario di turno è d’obbligo: «Mihajlovic è stato bravo a dare un’identità ai suoi, proponendo uno schieramento offensivo ma equilibrato - commenta il Gasp -. Dopo aver vinto con l’Inter all’esordio ha saputo far fronte a una striscia negativa ed è reduce da tre successi di fila. Dobbiamo metterci nelle condizioni di andare in vantaggio e non di dover rimontare, come accaduto pure all’andata con Inzaghi o domenica scorsa al ’Tardinì».

A proposito dell’ultimo bottino pieno corsaro, l’allenatore ha parole di elogio per i suoi: «A Parma i ritmi sono stati più lenti del solito, forse ha inciso aver giocato a mezzogiorno e mezzo. Ma siamo stati bravi a reagire, creiamo occasioni e realizziamo davvero tanto: Freuler e il Papu hanno sfornato palloni pericolosi in continuazione». Ciò che latita, all’Atalanta, è l’incisività sui calci da fermo, in particolare le punizioni: «Da quando sono qui ha segnato direttamente solo Gomez a Lione in Europa League, ma in generale sono situazioni che sfruttiamo poco anche sugli schemi. Magari le difese sono attrezzate meglio: ci andiamo vicini e basta». Chiuso il capitolo del piazzato in porta che in A latita dal 10 aprile 2016, Cigarini all’Olimpico col Torino (2-1 per i granata), Gasperini per prevalere stavolta sembra accontentarsi della prodezza individuale: «Noi viviamo di alcune certezze fisse, ma anche l’ingresso e l’invenzione di qualche giocatore che ha fatto meno possono dare una mano alla squadra. I punti a volte si fanno grazie ai singoli».

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