Atalanta-Milan del 2007, fu il caos
Calzoni mimetici inguaiano ultrà

Inguaiato dai calzoni mimetici che indossava durante gli scontri, sostiene l’accusa. No, non è lui, non si sa nemmeno se era allo stadio quel giorno, è la replica della difesa.Quel giorno è la famigerata domenica del tombino: 11 novembre 2007, Atalanta-Milan, il tifoso laziale Gabriele Sandri da poche ore era stato ucciso da un poliziotto.

Inguaiato dai calzoni mimetici che indossava durante gli scontri, sostiene l’accusa. No, non è lui, non si sa nemmeno se era allo stadio quel giorno, è la replica della difesa.

Quel giorno è la famigerata domenica del tombino: 11 novembre 2007, Atalanta-Milan, il tifoso laziale Gabriele Sandri da poche ore era stato ucciso da un poliziotto, le due tifoserie pretendevano che la partita non si disputasse e per questo s’erano scatenati scontri contro le forze dell’ordine.


A. B., lecchese di Civate, secondo l’accusa era stato tra i più attivi e per questo il pm Emanuele Marchisio in abbreviato ha chiesto una condanna due anni e 8 mesi per resistenza aggravata a pubblico ufficiale. Dei 26 ultrà (22 atalantini e 4 milanisti) per cui la Procura a suo tempo aveva chiesto il rinvio a giudizio, A. B. è l’unico a essere transitato dal gup perché deve rispondere di lesioni aggravate nei confronti di un carabiniere ( prognosi di 71 giorni).

Secondo le contestazioni il lecchese avrebbe partecipato sia alla fase iniziale degli scontri fuori dallo stadio, dove si sarebbe distinto mentre impugnava un cartello stradale e mentre si produceva in mosse di karate davanti ai celerini schierati, che a quella finale - lo sfondamento della vetrata della Nord con un tombino - in seguito alla quale l'arbitro aveva deciso di non far disputare l’incontro.

A. B. era stato riconosciuto perché indossava un vistoso paio di pantaloni mimetici, poi trovati durante una perquisizione a casa sua. Gli avvocati Giovanni Adami e Federico Riva, hanno invece invocato l’assoluzione. Al di là dei calzoni maculati, indumento non così esclusivo, secondo i legali non c’è nulla. Non si sa nemmeno - hanno sostenuto - se quella domenica era allo stadio, visto che nessuno si è premurato di verificarlo tramite il biglietto nominale.

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