Attenzione se sbarcate a Parigi
Truffatori in azione a Port Maillot

Parigi val bene un viaggio. Altroché se lo vale. Lo vale anche, alla fin fine, se l’inizio è stato pessimo. Come per Paola e Maurizio Scarabelli, che con le due figlie Lisa e Sara nella Ville Lumiere ci sono arrivati venerdì scorso con il più gettonato dei mezzi di trasporto per chi vola dalla Bergamasca: Ryanair.

Sbarco a Beauvais e da lì navetta fino a Parigi, fermata Porte Maillot. La gran parte di chi vola con il vettore low cost sceglie questa strada per raggiungere il centro della cité. «Scendiamo nella stazione del metrò – racconta Paola Pagani, 49 anni, manager nelle aziende della famiglia – e ci mettiamo in coda per acquistare il biglietto alle casse automatiche. Poco dopo veniamo avvicinati da una ragazza molto gentile, che aveva al collo un badge della Ratp (Régie autonome des transports parisiens, ndr). Ci dice che la cassa non prende contanti e che i pagamenti con carta di credito sono temporaneamente sospesi. Arrivano anche altri due o tre ragazzi, anche loro con il distintivo della metro, parlano, in francese, con la gente in coda dicendo loro la stessa cosa. Uno ci spiega che possono prendere il ticket con la loro carta autorizzata dalla Ratp, poi noi dobbiamo dare loro i contanti».

La truffa viene costruita con destrezza e gran velocità. «Ci fanno vedere sullo schermo della cassa, ci convincono, con grande gentilezza, a fare un carnet per utilizzare la metro e i mezzi pubblici per i quattro giorni di vacanza a Parigi: circa 37 euro a testa, siamo in quattro, prendiamo i biglietti e lasciamo ai tipi 150 euro». Passano i ticket alla barriera d’ingresso alle banchine dei treni e arrivano a destinazione, un appartamento sugli Champs Elysees preso in affitto per una breve vacanza di famiglia. Solo che i carnet da 4 giorni erano in pratica quattro biglietti da una corsa singola....

© RIPRODUZIONE RISERVATA