Aumentano omicidi e furti Bergamo chiede più Polizia

Aumentano omicidi e furti, diminuiscono rapine e truffe. La criminalità in Bergamasca nel 2006 non ha conosciuto battute d’arresto e le forze di polizia registrano una ormai cronica carenza di personale. E’ questo in sintesi quanto emerso dall’incontro in via Tasso alla conferenza straordinaria con il prefetto Cono Federico. Per arginare il fenomeno della criminalità è urgente un maggiore presidio del territorio per incrementare così i livelli di sicurezza in città e in provincia. Il prefetto ancora una volta ha sottolineato la carenza di personale che fa della Bergamasca una delle ultime province in Italia: «gli organici delle forze di polizia sono obiettivamente inadeguati alle esigenze del territorio - ha dichiarato - La situazione già grave della Lombardia, in provincia di Bergamo appare ancora più problematica».

I dati al 30 aprile 2006 parlano di 1.430 tra poliziotti e carabinieri, con una media di 14 unità ogni diecimila abitanti, una percentuale tra le più basse dell’intero Paese. «La situazione non migliora se si esamina la consistenza delle Polizia locali – ha aggiunto il prefetto - dove il rapporto è di un agente ogni 1.335 abitanti. Ci sono ancora troppi agenti negli uffici che non si dedicano all’attività di conoscenza del territorio», occorre «una strategia di governo locale attenta e decisa» per fare fronte alle tante problematiche di cui soffre la provincia. Nel corso del vertice sono stati resi noti i dati sulla criminalità relativi al 2006: aumentano gli omicidi (da 4 a 9, con un incremento del 125%) e i furti, soprattutto quelli nelle abitazioni (da 2255 a 3127, + 38,67%; diminuiscono rapine (da 56 a 44), truffe (12,35%) e reati per associazione a delinquere (- 54,44%). Accenni infine alla sicurezza stradale (crescono i morti, da 81 a 110), ai dati sull’immigrazione (circa 78 mila stranieri residenti in provincia), agli infortuni sul lavoro (i morti sono saliti in 12 mesi da 17 a 30) e al lavoro nero.(24/01/2007)

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