Aveva riconosciuto il rapinatore
Ma il giudice scagiona il romeno

Non luogo a procedere per non aver commesso il fatto. Lo ha stabilito il gup Raffaella Mascarino nell'udienza preliminare del processo a carico di Adrian Onoriu Onel, il romeno di 28 anni che era stato arrestato nel dicembre 2008 per una rapina in villa.

Non luogo a procedere per non aver commesso il fatto. Lo ha stabilito il gup Raffaella Mascarino nell'udienza preliminare del processo a carico di Adrian Onoriu Onel, il romeno di 28 anni che era stato arrestato nel dicembre 2008 per una rapina a Monterosso nella villa dell'imprenditore Luigi Colombo, socio della «Music Factory srl», proprietaria della discoteca Fluid di Orio al Serio.

Il romeno è stato scagionato essenzialmente per due motivi: aveva un alibi, era a consegnare farmaci per una cooperativa e aveva timbrato il cartellino, e inoltre non è stato considerato credibile il riconoscimento effettuato dall'imprenditore perché la foto del romeno era stata già pubblicata sui giornali e dunque il rapinato potrebbe essere stato influenzato nell'indicare il colpevole.

Era la notte tra il 17 e il 18 aprile quando due malviventi avevano fatto irruzione nella villa. L'imprenditore verso le 5,20 era stato svegliato da rumori sospetti e aveva sorpreso due rapinatori nella camera da letto. Uno dei due gli aveva puntato qualcosa di appuntito alla gola per impedirgli di gridare e si era fatto consegnare un orologio.

Quel bandito per l'imprenditore era il romeno, ma il giudice ha deciso diversamente. Il colpo aveva fruttato ai malviventi alcuni gioielli e capi d'abbigliamento, 350 euro in contanti, telefoni cellulari e la Jaguar XJ dell'imprenditore.


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