«Aveva solo scordato l’abbonamento:
120€ di multa e minorenne giù dal bus»

«Buongiorno, sono la mamma di una ragazzina che frequenta il primo anno delle scuole superiori. Ieri mattina, come tutti i giorni, ha preso l’autobus per recarsi a scuola da Osio Sotto a Treviglio. Peccato che il tragitto non sia stato dei più gradevoli, visto che il controllore le ha chiesto l’abbonamento che lei purtroppo aveva lasciato a casa. Oltretutto era la prima volta».

«Mia figlia gli ha risposto di avere un abbonamento annuale e gli ha fatto vedere anche il libretto scolastico. Il controllore avrebbe potuto controllare se diceva la verità, invece le ha dato una multa di 120 euro e l’ha fatta scendere».

«Ci siamo recati nella stessa giornata alla società che gestisce il servizio per dimostrare che ciò che aveva detto mia figlia corrispondeva alla verità, ma nonostante tutto ci hanno saputo solo dire che i 120 euro rimanevano comunque da pagare...».

«Ora mi chiedo: il prezzo dell’abbonamento è bello salato, i ragazzi che viaggiano sui pullman talvolta fanno fatica anche a respirare e dopo dieci mesi, per una dimenticanza, si permettono di far scendere dal mezzo una ragazza minorenne (e meno male che non le è capitato nulla) che aveva detto la verità».

«Non ho nessuna intenzione di fare polemica o di difendere mia figlia, che è stata ripresa perché così le serve di lezione, però il comportamento di queste aziende mi sembra veramente eccessivo, soprattutto per il fatto che sui mezzi ogni giorno viaggia gente per niente in regola e che, anche se viene ripresa e multata, il giorno dopo è ancora lì, mentre chi paga regolarmente l’abbonamento non ha nessuna tutela. Sono profondamente delusa e amareggiata nel constatare che è sempre il giusto a dover pagare per i furbi...».

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