Bergamo, la vergogna del caporalato

Il caporalato è il reclutamento illegale di manodopera che si inserisce nella piaga del sommerso e dell’occupazione in nero. Un vero e proprio «mercato delle braccia». L’Eco di Bergamo oggi in edicola pubblica u’inchiesta che documenta in maniera inequivocabile l’esistenza di questa piaga sociale anche nella ricca Bergamasca. La realtà narra di un fenomeno più diffuso di quanto si possa immaginare: persone che prima dell’alba e in ben determinati luoghi della città e della provincia vengono arruolate per un giorno di lavoro senza alcuna tutela e con compensi da miseria. In gran parte questi lavoratori a tempo e privi di ogni diritto sono immigrati, alcuni dei quali ragazzini che non raggiungono neppure i 13 anni. Il caporale di una di queste organizzazioni di sfruttamento del lavoro, operanti soprattutto nel settore dell’edilizia, è un bergamasco. (23/11/2006)

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