Bergamo, niente aumenti delle tasse
Anche l’Irpef resta congelata

Il Comune non aumenterà nessuna tassa. Imu, Tasi, imposta di soggiorno e imposta di pubbliche affissioni rimarranno invariate. Non si toccherà neppure l’Irpef che si era temuto di dover alzare per far fronte al taglio statale di 4,6 milioni.

A Palazzo Frizzoni è stato presentato il bilancio di previsione 2015, il primo della Giunta Gori, tutt’altro che un esercizio contabile semplice alla luce del contesto difficile: meno risorse, i tagli ai trasferimenti erariali, l’aumento delle richieste di servizi. «Un lavoro politico e tecnico di grande livello» ha detto il sindaco Giorgio Gori. All’assessore al Bilancio Sergio Gandi il compito di raccontare tutte le cifre del documento contabile che ha dovuto tener conto di tante variabili, la crisi, i tagli, i vincoli del Patto di stabilità, la nuova contabilità. «Siamo soddisfatti del lavoro fatto. Sono tutte buone notizie quelle che presentiamo ai cittadini. Non tocchiamo le tasse, anzi, riduciamo la pressione fiscale di 900 mila euro, grazie alla riduzione del 5 per cento della Tari, la tariffa rifiuti» ha aggiunto Gandi. Come verranno recuperate le risorse? 2,1 milioni grazie all’utilizzo efficace delle regole contabili, 1,2 milioni con la spending review , 900 mila euro con servizi e sponsorizzazioni , 600 mila euro di oneri di urbanizzazione, 800 mila euro di altre entrate.

La spending review prevede la revisione del contratto di pubblica illuminazione (300 mila euro), la razionalizzazione del personale (500 mila euro) e del parco auto (30 mila euro). È prevista, come già annunciato dal nostro giornale, la reintroduzione del pagamento delle luci votive nei cimiteri (640 mila euro) con l’eliminazione però della tariffa di ingresso della salma. Verrà introdotto anche un biglietto di ingresso ai musei comunali (3 euro, 1,5 ridotto e gratis fino a 18 anni), per il Caffi e l’Archeologico. Ci saranno anche maggiori controlli sulle zone a traffico limitato e sosta selvaggia (+320 mila euro).

«Questo bilancio delude le aspettative di chi diceva che avremmo aumentato le tasse. Temevamo di dover fare delle scelte impopolari­ - ha concluso Gori ­­-. Riusciamo invece ad assorbire i tagli, a ridurre la pressione fiscale e ad aumentare la spesa sociale».

Sull’argomento sono intervenute le organizzazioni sindacali: Luigi Bresciani per la Cgil, Ferdinando Piccinini per la Cisl e Amerigo Cortinovis per la Uil di Bergamo hanno condiviso una dichiarazione: «Anche quest’anno il Comune di Bergamo, come molti altri Comuni, deve far fronte alla riduzione delle risorse: più di 4 milioni di euro. Dopo un incontro avuto con l’assessore al Bilancio avvocato Sergio Gandi prendiamo atto con soddisfazione che si farà di tutto per recuperare risorse attraverso la revisione della spesa senza intaccare le risorse sulle politiche sociali che, anzi, aumentano di 500.000 euro - dichiarano i sindacati -. Il Comune fa fronte ai tagli senza aumento della pressione fiscale ed anzi con una riduzione del 5% della Tari e si mantengono tutti i servizi. Come da noi richiesto l’addizionale Irpef, così come la Tasi, non vengono aumentate. In un momento di crisi come questo occorre assolutamente evitare di diminuire i servizi ai cittadini ed aumentare la tassazione, già altissima, nel nostro Paese. Vanno eliminati sprechi, razionalizzata la spesa, trovando risorse in altre direzioni che non siano quelle di chi le tasse le paga tutte e sempre».

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