Bergamo vuole imprese innovative:
le alletta con agevolazioni e tagli Imu

«Bergamo città semplice e low tax per attrarre imprese innovative: è questo il nome del piano di intervento predisposto dall’amministrazione comunale di Bergamo per facilitare l’attività di imprese innovative e hi-tech ed agevolarne l’insediamento a Bergamo, rilanciando così anche il settore edilizio e la riqualificazione urbana».

Il progetto è stato presentato venerdì 6 febbraio dal sindaco di Bergamo Giorgio Gori: un percorso sviluppatosi nei mesi scorsi insieme ai principali attori economici e imprenditoriali del territorio bergamasco, come Confindustria, Camera di Commercio, Ance, Cigl, Cisl, Uil e l’Università di Bergamo.

Nel piano si prevedono strumenti come agevolazioni fiscali, tagli dell’Imu, piani attuativi per stralci, digitalizzazione e automazione e una notevole semplificazione amministrativa attraverso una revisione dei regolamenti comunali su temi come l’occupazione suolo pubblico o l’imposta sulle pubbliche affissioni. Oltre agli sconti sull’Imu (chi opera su un’area di 5700 metri quadri potrebbe godere di uno scontro superiore ai 21mila euro), spiccano la riduzione di oneri e standard di urbanizzazione per costruzioni e riqualificazioni di edifici destinati ad attività produttive e terziarie di tipo innovativo (con uno sconto fino al 50%) e nuovi processi di semplificazione di alcuni regolamenti.

Gori ha parlato chiaramente di «un progetto di incentivazione che ha obiettivo di attrarre nuove imprese manifatturiere e terziarie innovative, che vorremmo fossero più presenti a Bergamo. Vogliamo così facilitar loro la vita, soprattutto attraverso riduzione molto consistenti della pressione fiscale. L’obiettivo è quello di estendere questa logica anche ai comuni vicini, soprattutto l’area metropolitana e la provincia. Speriamo di intercettare questi primi segni di ripresa che sembrano mostrarsi».

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