Boom Astino: 80 mila visitatori in 4 mesi
E nel futuro c’è la scuola d’alta cucina

Successo di visitatori e coda per organizzare eventi: chi vorrebbe ospitarci il meeting aziendale, chi la cena del sodalizio, chi una mostra, chi ancora un incontro culturale o un concerto.

A quattro mesi abbondanti dall’apertura ufficiale dei cancelli, l’ex convento - riportato all’antica meraviglia dalla Fondazione Mia - fa il pieno di richieste. Un discreto numero di domande arrivate alla Misericordia Maggiore per poter utilizzare gli spazi del monastero dopo il 31 ottobre, data ufficiale di chiusura dell’Expo e in teoria anche di Astino, magnifica location di mostre ed eventi durante i mesi dell’Esposizione.

Lunedì il tema sarà all’ordine del giorno del Cda della Mia. «Noi abbiamo fatto un progetto legato all’Expo -– spiega il presidente Fabio Bombardieri -. Ora sono arrivate una serie di richieste e di sollecitazioni per trovare il modo di continuare a tener in funzione il complesso dopo il 31 ottobre, almeno fino alla fine dell’anno». Si ragiona solo sui tempi brevi, massimo gennaio, perché il futuro di Astino è legato alla scuola di alta cucina.

Idea lanciata da Giorgio Gori in campagna elettorale che è stata raccolta e sposata con entusiasmo dal nuovo Consiglio di amministrazione e dal suo presidente. «Il progetto scolastico è la priorità» prosegue Bombardieri. Per metà novembre sarà pronto il progetto esecutivo per adeguare l’ex convento alle esigenze di una scuola con aule e cucine e per ospitare anche una parte ricettiva con un piccolo hotel e un ristorante.

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