Brebemi, accordo per i soldi dallo Stato
Piovono critiche di Legambiente e M5S

Soddisfazione e critiche sull’intesa raggiunta giovedì a Roma sul riequilibrio del piano economico sostenuto dalla Brebemi spa per la costruzione dell’autostrada Brebemi-A35.

Nelle casse della società concessionaria finiranno (in «conto investimento» ossia, in pratica, in contanti), 320 milioni di euro: 260 saranno versati dallo Stato. La rimanenza dalla Regione nell’arco di tre anni: dal 2015 al 2017. Una prospettiva che risolve i patemi di Brebemi sul fronte finanziario ma ha scatenato critiche di ambientalisti e Movimento 5 stelle.

Da parte sua il presidente della Regione Roberto Maroni ha confermato: «Stiamo ottenendo la formalizzazione del piano di rifinanziamento della Brebemi. Ne abbiamo discusso con il Governo e sono molto ottimista al riguardo». I contenuti dell’accordo sono già certi come detto giovedì dall’assessore regionale al Bilancio Massimo Garavaglia. Manca però la sua formalizzazione e Maroni quindi si limita solo a esprimere ottimismo.

Ieri pomeriggio, la Brebemi spa non aveva ancora ricevuto nessuna comunicazione ufficiale. Anche la società concessionaria è fiduciosa che alla fine riceverà il contributo pubblico che ha sempre considerato un suo diritto acquisito per legge: il motivo sono gli extra-costi che ha dovuto sostenere per la costruzione dell’autostrada a causa di fattori non dipendenti dalla sua volontà. Un esempio sono i 120 milioni di euro sostenuti in più del previsto per gli espropri a causa di un cambio della normativa in materia.

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