Brignano rievoca la processione contro la peste

I brignanesi diventano pellegrini del Seicento per scongiurare la peste. Martedì 25 aprile, la Pro loco in collaborazione con le associazioni brignanesi Anni d’argento, Arci, Auser, Avid, Corpo musicale Santa Cecilia, Gruppo alpini, Gruppo Tanzania onlus e con il patrocinio della Provincia di Bergamo, del Comune di Brignano Gera d’Adda e della parrocchia Santa Maria Assunta, organizza la seconda edizione della rievocazione storica «Libera nos a morbo». La rappresentazione storica è la rievocazione di una processione secentesca per invocare l’intercessione di San Rocco, patrono degli appestati, contro il pestifero flagello di manzoniana memoria. Fin dal mattino l’antico maniero visconteo e il borgo brignanese torneranno a popolarsi di artisti e lavoratori del tempo: maniscalchi, fabbri, scultori, pittori, artigiani del legno, del vetro e della creta sveleranno a tutti i presenti gli arcani di antichi e affascinanti mestieri. Alle 10.45, da Palazzo Visconti la nobiltà in carrozza sfilerà in un sontuoso e variopinto corteo di un centinaio di figuranti per le vie del borgo e tornerà a palazzo con al seguito la delegazione spagnola, inviata dal governatore di Milano don Gonzalo Fernandez, e in visita per l’occasione. Nella tarda mattinata le autorità civili brignanesi, alla presenza della corte di Bernardino Visconti e dei cittadini brignanesi, inaugureranno le Torri viscontee recentemente restaurate. Una delle due torri sarà probabilmente adibita a sala museale in cui verranno esposti almeno 200 mascheroni medioevali. Nel pomeriggio, alle 15, il corteo storico sfilerà per le vie del borgo. Il corteo giungerà infine alla chiesa di San Rocco dove si terranno, alle 16,30 e alle 17.30, due elevazioni musicali, le preghiere corali per l’intercessione e l’aiuto del santo. Sarà la musica di Bach ad animare l’elevazione musicale con un concerto di archi. La festa proseguirà alle 19 ancora con il ristoro a Palazzo Visconti e menù degustazione nelle locande dell’Innominato.(21/04/2006)

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