Bufera Volkswagen: in Borsa perde il 17%
Ha truccato i dati sui gas di scarico in Usa

Lunedì nero per il gruppo Volkswagen, i cui titoli alla Borsa di Francoforte sono scivolati in chiusura del 17,14% a 133,7 euro bruciando un po’ più di 15 miliardi di euro di valore.

Le accuse dell’Epa, l’Agenzia americana per la tutela ambientale, di aver manipolato le misurazioni degli scarichi di gas delle sue vetture diesel negli Usa pesano sul costruttore tedesco, e non solo per i danni finanziari, ma anche per quelli legati all’immagine del brand, che sta cercando da tempo di migliorare la propria quota di mercato nel Paese.

L'ad del gruppo Volkswagen, Martin Winterkorn, si è cosparso il capo di cenere affermando: «Collaboreremo con le agenzie responsabili con trasparenza e rapidità per ristabilire con chiarezza, apertamente e completamente tutti gli accadimenti del caso» e ha rilevato che il gruppo ha ordinato «un'indagine esterna» sulla questione in quanto «la fiducia dei nostri clienti e dell'opinione pubblica è e continua ad essere il nostro asset più importante». Da parte sua il Governo tedesco ha chiesto a Vw di fare al più presto chiarezza sulla questione, ha detto che a breve sono previsti colloqui con Winterkorn e ha domandato a tutti i costruttori tedeschi di fornire informazioni affidabili alla Motorizzazione tedesca Kba «per verificare che manipolazioni analoghe dei gas di scarico non si verifichino anche in Germania e in Europa».

I rivali Bmw e Daimler hanno detto intanto di non essere coinvolte da indagini analoghe negli Usa. Per la Volkswagen un passo falso che potrebbe costare un procedimento penale e soprattutto una maxi sanzione di addirittura 18 miliardi di dollari.

«Se lo scandalo delle emissioni falsificate coinvolgerà anche automobili vendute in Italia, sarà inevitabile una richiesta danni miliardaria da parte dei Codacons nei confronti della Volkswagen». Lo afferma l’associazione dei consumatori, che fa sapere come «già nel 2007 aveva sollevato dubbi circa la veridicità delle dichiarazioni relative a consumi ed emissioni emesse dalle case automobilistiche».

Per il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, «le autorità competenti devono dirci se la vicenda delle emissioni truccate riguarda anche autovetture vendute nel nostro Paese. In tal caso sarà inevitabile una class action da parte di tutti i proprietari di auto del gruppo per l’eventuale inganno subìto, e presenteremo una maxi-richiesta danni miliardaria anche per i danni prodotti all’ambiente».

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