Calamità, dal Governo solo l’1,68%
La Regione: «Elemosina irricevibile»

È polemica per quella che la Regione definisce una «elemosina irricevibile». Il Governo per le calamità naturali del 2013 e di parte del 2014 ha assegnato alla Lombardia risarcimenti per meno del 2% dei danni.

Danni fra i quali, per la Bergamasca, figurano tra l’altro quelli causati dalle eccezionali piogge del maggio 2013: allora in una sola settimana le precipitazioni erano state pari a quelle cadute normalmente nell’intero mese

«L’assegnazione dei risarcimenti del Fondo di solidarietà nazionale sulle calamità naturali è l’ennesima dimostrazione che al Governo nulla importa della Lombardia, dei suoi cittadini e dell’agricoltura della prima Regione d’Italia».

L’assessore all’Agricoltura della Lombardia Gianni Fava non usa mezze parole commentando la decisione del Fondo di solidarietà nazionale - gestito direttamente dal Ministero delle Politiche agricole - di assegnare alla Lombardia la somma di 1.173.223 euro, a fronte di una richiesta di danni di 69.660.150, dei quali 54.312.000 formalmente riconosciuti dal Ministero.

DISINTERESSE PER AGRICOLTURA DEL NORD - «Ritengo che ai cittadini e agli agricoltori lombardi risulti difficile credere che, quando parlo di “disinteresse del Governo per l’agricoltura del Nord” si tratti di polemiche inutili - sostiene Fava -, perché, se ci limitiamo alle cifre, l’irricevibile proposta del Fondo di solidarietà nazionale prova a riconoscere al territorio della mia regione appena l’1,68 per cento della nostra richiesta di danni o, se vogliamo essere benevoli con la struttura centralistica ministeriale, il 2,16 per cento dei 54.312.000 di euro che per i decreti ministeriali sono i danni ammissibili a rimborso».

UN INSULTO A CHI HA SUBITO DANNI - «Devo dedurre - prosegue l’assessore regionale all’Agricoltura - che, o i decreti ministeriali che certificano i danni sono carta straccia, e a questo punto è meglio tagliare la burocrazia e restituire i soldi del Fondo di solidarietà nazionale alle rispettive Regioni, oppure si vuole insultare la Lombardia attraverso l’elemosina. Oppure, ancora, ci troviamo di fronte a un Governo che è al timone di una nave che sta affondando sotto i propri immensi debiti; ma poi non si capisce perché, per territori di altre latitudini più meridionali, non manchino mai fondi e sprechi a corollario».

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