Cancellazioni e riduzioni dei voli
L’Italia resta a terra

Voli cancellati o accorpati. Anche il traffico aereo si ferma.

Scatterà da venerdì 13 marzo lo stop annunciato da Ryanair di tutti i voli fra Italia e Regno Unito in seguito all’emergenza coronavirus fino all’8 aprile incluso. Lo ha precisato un portavoce del colosso low-cost irlandese, sottolineando che alcuni collegamenti sono tuttora operativi fino a domani compreso, per rimpatri e spostamenti di stretta necessità. Tutti i passeggeri prenotati fra il 13 marzo e l’8 aprile sono stati contatti per decidere se riprenotare i voli più avanti, farseli rimborsare o avere un buono viaggio

L’emergenza Coronavirus che sta costringendo l’Italia e gli italiani a grossi sacrifici e che sta arrivando pian piano anche in altri Paesi europei, obbliga infatti le compagnie aeree a cancellare voli o ad accorparli. Le difficoltà di volare, sia a livello nazionale che internazionale, dopo le decisioni prese da diversi Stati di chiudere i loro cieli all’Italia, sono sempre più evidenti. Portogallo, Spagna, Regno Unito, Ucraina, Kuwait, Libano sono solo alcuni dei paesi che si sono aggiunti oggi alla già lunga lista di divieti di volo.

A questi poi si aggiungono le compagnie che hanno scelto di non volare più da e per l’Italia: Aeroflot, che collega Italia e Russia, Finnair, la più grande compagnia finlandese.

Madrid, Tirana, Alicante, Lisbona, Zurigo, Belgrado, Vienna e Londra sono solo alcune delle località non più raggiungibili. Una lista sempre più lunga a cui si aggiungono destinazioni interne come Palermo, Cagliari, Catania a causa della decisione di alcune compagnie di accorpare i voli per i pochi passeggeri. Una crisi che vede tutti gli scali soffrire con Ryanair che ha decisione di cancellare i voli come Wizz Air e Easyjet, mentre Alitalia ha diminuito drasticamente i suoi collegamenti.

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