Cantiere della Fara: è braccio di ferro
tra il Comune e Bergamo parcheggi

«L’amministrazione valuterà i passi da fare, io sono per la discussione costruttiva e contro l’apertura di contenziosi, che sai quando iniziano ma non quando finiscono. La maggioranza però valuterà tutte le strade».

Sul parcheggio della Fara sembra aprirsi un nuovo capitolo, legato a una missiva che la Bergamo parcheggi ha inviato al Comune nei giorni scorsi. Marco Brembilla, assessore ai Lavori pubblici di Palazzo Frizzoni non la prende di petto, «ci incontreremo e ne parleremo seduti attorno a un tavolo» ripete.

Le richieste avanzate dalla Bergamo parcheggi, la società che ha in carico la realizzazione del parcheggio all’ex parco faunistico, sono una risposta allo sprint che la Giunta Gori ha cercato di imprimere a un cantiere fermo da sette anni, con una delibera approvata lo scorso giugno, dove l’amministrazione dettava tempi e regole del gioco: riapertura dei lavori il 4 novembre, rimozione della terra portata alla Fara dalla società Locatelli e il pagamento delle penali per i ritardi del cantiere, circa 1,6 milioni di euro.

Ma la società (di cui fanno parte la partecipata comunale Atb, Parcheggi Italia, le aziende bergamasche Ottavio Cavalleri, Luigi Cividini e Locatelli Geom. Gabriele) non accoglie le richieste del Comune, scrivendo nero su bianco le sue condizioni. Prima di tutto un cambio di data per l’inizio cantiere, che slitterebbe dal 4 novembre all’aprile 2016, con una durata dei lavori di quasi due anni. Un ritardo dovuto al fatto che per riaprire il cantiere è necessario rimuovere la terra franata ferma alla Fara, affidando i lavori a una nuova ditta.

Ma la questione non è tanto tempistica, quanto pecuniaria. La Bergamo parcheggi non intende infatti pagare al Comune le penali per i ritardi del cantiere e chiede di rivedere il bando per affidare i lavori, che deve essere adeguato al rialzo.

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