Carcere per audio e video «rubati»
Ma arriva l’emendamento salva-Iene

«Chiunque diffonda, al fine di recare danno alla reputazione o all’immagine altrui, riprese o registrazioni di conversazioni svolte in sua presenza e fraudolentemente effettuate, è punito con la reclusione da 6 mesi a 4 anni».

Lo prevede l’emendamento Pagano approvato questa notte in Commissione Giustizia che precisa: «La punibilità è esclusa quando le riprese costituiscono prova nell’ambito di un procedimento dinnanzi all’autorità giudiziaria» o utilizzate nell’ esercizio del «diritto di difesa».

Sarà presentato un emendamento per escludere i «professionisti» dalle norme che puniscono con il carcere le registrazioni «rubate», annuncia David Ermini, responsabile Giustizia del Pd, intervenendo sul rischio che le norme sulle intercettazioni possano bloccare anche trasmissioni come Report, le Iene o Striscia la Notizia.

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