Case, si sgonfiano le compravendite
L’Istat: -3,6% nel primo trimestre

Tornano a flettere le compravendite di case in Italia. Nel primo trimestre 2015 le convenzioni notarili di compravendita per unità immobiliari hanno registrato variazioni tendenziali negative (-3,6%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Lo rende noto l’Istat.

La flessione interessa tutti i comparti immobiliari; si attesta al -3,5% per i trasferimenti di immobili ad uso abitazione ed accessori (+1,5% nel I trimestre 2014) e al -5,5% per quelli ad uso economico (+1,6% nel I trimestre 2014). L’Istat sottolinea come il calo registrato va letto anche alla luce dell’entrata in vigore a inizio 2014 del nuovo e più favorevole regime delle imposte di registro (ipotecaria e catastale) applicabile agli atti di trasferimento a titolo oneroso di diritti reali immobiliari che ha indotto un aumento dei volumi di scambio nel I trimestre 2014 e un conseguente effetto depressivo nel confronto con il primo trimestre dell’anno in corso.

Nei primi tre mesi dell’anno sono state nel dettaglio 135.675 le compravendite di proprietà di unità immobiliari. Il 93,3% ha riguardato trasferimenti di proprietà di immobili ad uso abitativo ed accessori (126.541), il 6,2% unità immobiliari ad uso economico (8.371) e lo 0,5% unità immobiliari ad uso speciale e multiproprietà (763). A livello territoriale, la flessione delle compravendite coinvolge tutte le aree del Paese ma è particolarmente accentuata al Centro (-6,5%), nelle Isole (-4,9%) e nel Nord-Ovest (-4,1%).

In aumento invece le convenzioni notarili per mutui con una crescita tendenziale pari all’8,1% rispetto allo stesso periodo del 2014. Variazioni positive si registrano in tutte le ripartizioni geografiche, fra le quali spicca il +15,7% del Sud, e il +8,3% degli Archivi Notarili distrettuali con sede nelle città metropolitane).

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