Cesare Battisti è arrivato in Italia
Trasferimento nel carcere di Rebibbia

Intorno alle 12 Cesare Battisti è atterrato in Italia ed è stato trasferito nel carcere romano di Rebibbia. A prenderlo in carico a Ciampino è stato il gruppo operativo mobile della polizia penitenziaria.

«Ringrazio a nome di sessanta milioni di italiani le forze dell’ordine per averci regalato una nuova speranza nella giustizia. Il clima è cambiato, chi sbaglia paga e l’Italia è un paese rispettato e rispettabile» ha detto il vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini, all’aeroporto di Ciampino. Salvini lo ha definito «un assassino, delinquente, infame e vigliacco, non ha mai chiesto scusa» e ha aggiunto: «Questo non è un punto di arrivo ma un punto di partenza, sono convinto che le nostre forze dell’ordine potranno ri-assicurare alla giustizia tanti altri assassini che sono in giro per l’Europa e per il mondo». Il vicepremier ha ringraziato il «presidente brasiliano Bolsonaro e le autorità boliviane», e ha aggiunto: «Il nostro pensiero va ai familiari delle vittime, che spero di incontrare nei prossimi giorni al ministero dell’Interno».

L’atterraggio è stato alle 11.30 presso l’aeroporto militare di Ciampino l’aereo: Battisti era su un Falcon 900 LX. Accompagnato da numerosi agenti di polizia, Battisti, che non aveva le manette, è sceso dall’aereo ed è stato portato presso gli uffici dello scalo militare per gli adempimenti formali prima del trasferimento a Rebibbia. Presente, oltre al ministro dell’Interno, quello della Giustizia Alfonso Bonafede.

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