Chiamate al 112? Il numero si rafforza
170 assunzioni sul territorio lombardo

Consolidare il «Numero unico di emergenza 112» su tutto il territorio regionale e assumere 170 persone. È quanto previsto dall’accordo sindacale firmato tra la direzione di Areu, l’Agenzia regionale per l’emergenza urgenza, e i sindacati confederali e di categoria di Cgil, Cisl e Uil Lombardia, a cui è seguita la delibera approvata ieri dalla giunta regionale lombarda.

«La delibera è il primo passo concreto per l’attuazione dell’intesa siglata a settembre per consolidare un servizio innovativo sul piano nazionale, poiché la Lombardia la prima regione che assume un modello europeo di gestione delle chiamate di emergenza», sottolinea Paola Gilardoni, della segreteria regionale Cisl Lombardia. «Oltre a rafforzare un servizio che punta a qualificare la risposta di intervento in caso emergenza, preparandosi per tempo all’evento Expo - aggiunge - l’accordo consente di creare nuove opportunità occupazionali e professionali».

L’intesa prevede infatti il consolidamento del servizio Nue 112 gestito da Areu su tutto il territorio regionale con l’istituzione di una Centrale di primo livello che assicura un’unica prima risposta a tutte le chiamate di soccorso, attivando gli interventi delle centrali di secondo livello, competenti per la gestione dell’emergenza Pubblica Sicurezza, Arma dei Carabinieri, Vigili del Fuoco, Emergenza Sanitaria.

Con la stabilizzazione del 112, si vanno inoltre a rideterminare 170 nuove posizioni lavorative in Areu, in una prima fase a tempo determinato, di cui 160 operatori tecnici opereranno nelle centrali di Varese, Milano e Brescia. L’accordo prevede che entro fine 2016 le 170 posizioni lavorative verranno coperte con assunzioni a tempo indeterminato.

«Con l’assunzione degli operatori tecnici – conclude Gilardoni –, l’intesa porta a compimento il progetto di politica attiva intrapreso in Regione nel 2012 che ha consentito l’impiego di lavoratori e lavoratrici in cassa integrazione guadagni straordinaria e mobilità, dopo un percorso formativo e una ricollocazione, per l’avvio e la gestione del servizio».

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