Cisl: «Scuola pubblica
oggetto di saccheggio»

Vincenzo d’Acunzo (Cisl Scuola Bergamo) è intervenuto sull’aumento dell’emarginazione scolastica. «L’evidente aumento dei non promossi nella scuola bergamasca (non diverso dal dato nazionale) esige una riflessione a tutto campo in quanto, diversamente da quanto con immediatezza si potrebbe immaginare, è un problema di tutta la società. Infatti proprio in un momento in cui si discute ad ampio raggio di come far fronte alla globalizzazione e si individua come leva quella delle risorse umane da valorizzare registriamo, invece, che il tasso di "emarginazione aumenta". Concorso decisivo in questo senso sembra essere la politica governativa che, con interventi estemporanei e dell’ultimo momento ha creato anche, oltre che sconcerto, confusione. Ma sarebbe grave errore attribuire alle ultime circolari emanate in maggio la "debacle". La scuola pubblica è da tempo oggetto di saccheggio: anziché investimenti si operano tagli, anziché riqualificazione del tempo scuola si sceglie la strada più facile della contrazione delle ore ecc… Non è possibile limitarsi all’osservazione del fenomeno: la politica ha il dovere delle risposte! Deve dire, allora, cosa farà di una massa sempre più folta di persone scarsamente scolarizzate che non acquisiranno i diritti di cittadinanza e non invece, sbandierare la "bandiera" della "serietà" e del "merito" con roboanti campagne di annunci senza provvedimenti effettivi volti a migliorare il servizio-scuola. E questo servizio si migliorerà quando alla scuola saranno dati i fondi adeguati unitamente a personale opportunamente investito del ruolo centrale che la società gli assegna. Mai, come si sa, questi ruoli sono "catturati" dai grandi manager di Stato con stipendi da favola: agli insegnanti e al personale Ata stipendi da fame».

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