Città europee capitali del verde
L’Ue a caccia delle «reginette»

Capitali e città verdi europee cercasi. La Commissione Ue ha aperto ufficialmente la caccia alle città europee più «amiche
dell’ambiente».

Con notizie interessanti per l’Italia dei campanili: nella categoria della «capitale verde» per il 2018 gareggiano tutte le città sopra i 100 mila abitanti, mentre in quella della «foglia verde europea» o «european green leaf» (Egl), aperta per il 2016, potranno concorrere tutte quelle con una popolazione fra i 20 mila e 100 mila abitanti. «Voglio incoraggiare le città a fare domanda e ad usare questa come un’occasione non solo per mettere in luce i propri risultati dal punto di vista ambientale, ma anche di pianificare un futuro sostenibile per i propri cittadini» ha detto il commissario europeo all’ambiente, Karmenu Vella, lanciando entrambe le competizioni, in occasione della maxi-conferenza della Settimana verde in corso a Bruxelles.

«É vitale che le città continuino ad imparare e ad ispirarsi l’una con l’altra per creare soluzioni alle sfide ambientali» ha aggiunto Vella. Dodici i parametri di valutazione: contributo locale alla lotta contro i cambiamenti climatici; trasporti; aree verdi; rumore; produzione e gestione dei rifiuti; natura e biodiversità; aria; consumo di acqua; trattamento delle acque reflue; ecoinnovazione e occupazione sostenibile; gestione ambientale delle autorità locali e prestazione energetica. La prima ad aver conquistato il titolo è stata Stoccolma nel 2010, sono seguite Amburgo, Victoria-Gasteiz, Nantes, Copenaghen, Bristol e Lubiana.

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