Città Alta, il Battistero pulito a colpi di vapore

A colpi di vapore contro il grigio della polvere e dello smog. «Abbiamo incominciato così - spiega l’ing. Giovanni Pandini - il restauro del Battistero in Città Alta. E più che un restauro vero e proprio è piuttosto un intervento di ripulitura e di ripristino dei colori dei marmi e delle pietre di questo bellissimo monumento. Tra l’altro, il vapore ha il vantaggio di non intaccare la superficie del materiale. Pulisce e basta, proprio come abbiamo iniziato a fare con il Battistero».Come previsto, il cantiere è stato avviato il 22 agosto scorso. Sono state innalzate le impalcature e poi il monumento è stato perfettamente «impacchettato», quasi fosse uno dei celebri «imballaggi» firmati dall’artista americano Christo Javacheff. Incominciata dall’alto, adesso è in corso la pulizia delle lastre di marmo di Zandobbio del tetto. Con tutti gli accorgimenti e le attenzioni necessarie perché il marmo, contrariamente al consueto, si presenta in superficie particolarmente poroso, il che favorisce l’assorbimento delle polveri che sono nell’aria. In questo caso il ricorso al vapore è d’obbligo, mentre invece l’utilizzo dell’acqua ad alta pressione, pur pulendo, pregiudicherebbe la compattezza della pietra.L’intervento viene portato avanti dai tecnici e dalle maestranze dell’impresa Pandini. «Ci avvalliamo anche - spiega l’ing. Giovanni - della preziosa collaborazione dello studio Arco Restauri ma l’intero progetto è stato messo a punto dai nostri uffici. Del resto, l’esperienza non ci manca». D’intesa e con il controllo della Soprintendenza, la pulizia del Battistero procederà gradualmente verso il basso. Poi si passerà allo studio dei trattamenti più opportuni per preservare la pietra dall’azione dello smog. Una particolare attenzione sarà riservata ai colori dei marmi che appaiono ora coperti come da una patina opaca. Nel procedere dei lavori saranno tolti via via alcuni settori dei teli di protezione per poter verificare alla luce naturale i risultati dell’intervento.«Dovremo finire - conclude l’ing. Pandini - nel giro di un paio di mesi. Più avanti nella stagione umidità e freddo impediranno di trattare la pietra con le sostanze che la proteggeranno dall’inquinamento. Abbiamo anche previsto di completare il cantiere passando all’interno del Battistero, dove abbiamo previsto di intervenire sulla bella statua di San Giovanni Battista e sull’edicola nella quale è collocata. Naturalmente se risulterà che ci sarà qualcosa ancora da fare, provvederemo ben volentieri».(05/09/2007)

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