Cocaina con atropina, è allarme
Bloccati tre marocchini in provincia

Spacciatori, ricerche a largo raggio Ai due tossicomani via la patria potestà

La partita di cocaina tagliata con atropina – sostanza chimica che può provocare allucinazioni, psicosi e malori fino al decesso – continua a lasciare pericolosamente il segno. L’allarme è stato lanciato giovedì pomeriggio e nel giro di 48 ore sono finite in ospedale ben 18 persone. Tra queste c’era anche una coppia di genitori bergamaschi che, in preda ad allucinazioni, si è recata al pronto soccorso di Seriate con i due figlioletti al seguito. È stato poi accertato che anche uno dei bambini – poco più di un anno d’età – ha tracce di stupefacente nell’organismo.

Ai genitori è stata sospesa la patria potestà sui due figli di 14 mesi e 2 anni e due mesi. «Purtroppo quando i genitori fanno consumo di droga in ambito familiare, anche altre persone possono essere contaminate dalla polvere bianca», ha precisato il direttore sanitario dell’Asl di Bergamo, Claudio Sileo, che ha escluso che il bimbo sia venuto a contatto con la droga all’atropina. «Escludo questa eventualità nel modo più categorico - ha detto - Così come escludo che i genitori abbiano somministrato cocaina al piccolo con il ciuccio o il biberon». In attesa che i carabinieri chiariscano in che modo il piccolo sia entrato in contatto con la polvere bianca, il Tribunale dei Minori di Brescia ha sospeso la patrià potestà ai due genitori e i bambini sono stati affidati ad una comunità.

Tra le persone che sono ricorse alle cure dei sanitari non ci sono solo tossicodipendenti ma anche consumatori occasionali di ogni età ed estrazione sociale. In seguito all’allarme (un precedente si era verificato nel 2004) è stato convocato d’urgenza un vertice in prefettura con l’obiettivo di coordinare gli sforzi per evitare che la coca «avvelenata» si trasformi in una bomba a orologeria nel weekend.
Intanto, carabinieri e polizia hanno fatto scattare le prime manette ai polsi di tre presunti spacciatori accusati di aver venduto la coca tagliata male. I primi due fermi a Costa di Mezzate e Zandobbio. La terza persona è stata arrestata nella notte: è un altro marocchino di 25 anni, irregolare. Il giovane è stato bloccato per strada da una pattuglia dei militari della Compagnia di Bergamo.

Nel Bresciano invece, dove per ora non si può escludere che possa essere arrivata la droga con l’atropina, è sotto osservazione il caso di una ventenne marocchina giunta in ospedale a Desenzano del Garda in stato confusionale e morta poche ore dopo.

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