Conte: deroghe a spostamenti tra Comuni
«Parlamento ne assuma responsabilità»

Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio durante la conferenza stampa a Bruxelles dopo l’accordo europeo sul Recovery Fund.

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, durante la conferenza stampa da Bruxelles dopo l’accordo sul Recovery fund, ha ribadito la disponibilità ad allargare le maglie degli spostamenti tra comuni anche nei giorni del 25, 26 dicembre e 1° gennaio, purché sia il Parlamento ad assumersene le responsabilità.

I limiti agli spostamenti nelle festività possono «creare un problema oggettivo, è chiaro che chi vive in una grande città e ha i congiunti prossimi ha la possibilità di muoversi. Chi è in paesini più piccoli, può avere qualche difficoltà. Se il Parlamento, assumendosene tutta la responsabilità, vuole introdurre eccezioni sui Comuni più piccoli, in un raggio chilometrico contenuto, torneremo su questo punto. Il Parlamento è sovrano. Ma grande cautela in qualsiasi eccezione» ha dichiarato Conte.

«Noi non siamo contenti di introdurre queste misure, non vogliamo opprimere gli italiani, ma dobbiamo mantenere queste restrizioni, lo abbiamo fatto pensando che nella situazione in cui siamo e nella prospettiva che possa arrivare terza ondata, e dunque non possiamo consentire occasioni di convivialità», spiega Conte rilevando che, sulle possibili deroghe «in Parlamento c’è grande sensibilità».

«È un Consiglio Ue che si può definire storico, è un altro passo avanti per rendere concreto il programma di risorse» del Recovery Fund. «Abbiamo raggiunto questo risultato senza rinunciare a nessuno dei nostri principi, abbiamo ribadito il principio dello stato di diritto» ha spiegato Conte da Bruxelles.

Sul Covid «abbiamo ribadito la necessità di rafforzare il coordinamento tra i Paesi soprattutto in vista delle festività. Abbiamo sottolineato l’importanza di un approccio coordinato» sui vaccini. «Se ci riusciremo cercheremo di organizzare il Vaccino-Day per dimostrare che l’Europa parte insieme», ha detto ancora Conte

«Sulle ratifiche nazionali del Recovery Fund il clima è molto buono, anche da Paesi che sono stati più diffidenti. Non c’è stato nessun segnale di nervosismo, non ci aspettiamo un cammino irto», ha detto ancora Conte, aggiungendo: «Ragionevolmente sarà difficile che potremo partire prima di febbraio».

«Ben vengano tutte le proposte per migliorare la capacità amministrativa dello Stato» sul Recovery Plan. «Quello che va chiarito è che questa struttura non vuole e direi non può esautorare i soggetti attuatori dei singoli progetti, che saranno amministrazioni centrali e periferiche. Noi però abbiamo bisogno di una cabina di monitoraggio, altrimenti perderemmo soldi».

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