Crisi nera: c’è chi abbatte un edificio
difficile da vendere per evitare le tasse

Anche il 2014 è stato un anno disastroso per il mercato immobiliare. La crisi del mattone travolge sia le compravendite sia gli affitti, dalle case ai box fino a uffici e capannoni .

A causa della crisi generale e di un regime fiscale sempre più insostenibile, lo stallo immobiliare ha conseguenze anche sociali. I proprietari di immobili, non riuscendo più a vendere una proprietà, arrivano addirittura a danneggiarla o abbatterla per renderla inagibile e alleviare il fardello delle spese fiscali.

Imposte come Imu-Tasi e Tari infatti vengono ridotte del 50% nel caso in cui venga riconosciuta l’inagibilità dell’immobile. A lanciare l’allarme sono stati gli esperti del settore immobiliare che hanno presentato la 20ª edizione del «Listino dei prezzi degli immobili di Bergamo e provincia», edito da La Rassegna, realizzato dagli agenti immobiliari di Fimaa-Ascom Bergamo con Adiconsum Cisl, Collegio Geometri e geometri laureati di Bergamo e Appe-Confedilizia Bergamo.

Il quadro del «settore mattone» , quindi, è a tinte fosche, domanda e offerta fanno sempre più fatica a incontrarsi: per quanto riguarda gli appartamenti in vendita in città la quotazione è scesa del 5,2%, con le zone prestigiose che hanno limitato i danni e le periferie invece sempre più al ribasso, mentre in provincia il calo si è assestato sul 4%. Non va meglio per gli affitti con i canoni che in città sono calati dell’1% e in provincia anche del 3%. I box seguono a ruota.

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