Crollano le nascite a Bergamo
Effetto crisi: meno soldi, meno figli

Crollano le nascite. Bergamo dopo 21 anni scende sotto la soglia dei 900 nuovi nati. Non succedeva dal 1993 quando i bimbi registrati all’Anagrafe di Palazzo Frizzoni furono 898 contro gli 892 del 2014.

Anno negativo che segna per la città anche il minimo storico di nascite degli ultimi 25 anni. Un calo della natalità, in linea con la fotografia di un Paese che fa sempre meno figli e con i numeri sulle «culle vuote» peggiori della media europea. A Bergamo i bimbi figli di cittadini italiani l’anno scorso sono stati 596, circa la metà (296) quelli invece di stranieri.

Il trend negativo anche in città è una costante degli ultimi anni, dopo il boom degli Anni duemila quando Bergamo viaggiava stabilmente sopra i mille nati. I motivi sono diversi, a detta dei sociologi. La crisi economica, l’instabilità lavorativa, nessuna speranza nel futuro, il timore di fare dei figli. Pochi soldi, meno figli quindi. Anche a Bergamo che fino all’anno scorso si era mantenuta sopra il tetto dei 900 nuovi nati.

Dati alla mano, soffermandoci sulle statistiche elaborate dal Comune al 1° gennaio 2015, su 119.144 abitanti le donne sono 63.504 contro 55.640 uomini. La fascia più numerosa è quella tra i 45-49 anni sia per i maschi che per il gentil sesso: 4.623 i primi, 5.134 le femmine. Lo scenario complessivo non è mutato ed è ancora quello di una città che è sempre più vecchia e che deve fare i conti con due dinamiche in atto da tempo: la tendenza sempre più marcata delle giovani coppie a spostarsi nell’hinterland, dove ci sono prezzi più abbordabili e poi il ritorno in Patria di molti stranieri arrivati qui in cerca di fortuna e rimasti senza lavoro.

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