Dalmine accoglierà profughi africani
Belotti contesta: basta con il buonismo

Dalmine accoglierà sul proprio territorio, e precisamente in via San Filippo Neri, in un fabbricato comunale da anni in disuso e che sarà risanato, profughi africani.

L’ha comunicato direttamente l’Amministrazione comunale di Dalmine. «A seguito dell’espressa richiesta del prefetto di offrire ospitalità ai profughi provenienti dai paesi africani martoriati dalla guerra, l’Amministrazione comunale non ha negato la propria disponibilità ad accogliere sul proprio territorio un gruppo di essi, compiendo un gesto di umanità e solidarietà».

«Questo intervento umanitario sarà attuato in sinergia e forte collaborazione con la Caritas diocesana, che si occuperà attivamente dell’accoglienza facendo ricorso a personale e mezzi propri. Allo scopo si sta valutando la possibilità di mettere a disposizione il fabbricato comunale, fatiscente e da anni in disuso, sito in via San Filippo Neri, dopo i necessari interventi di risanamento che saranno realizzati a cura e spese della Caritas».

«Nelle prossime settimane lavoreremo al progetto di accoglienza, che sarà temporaneo, coinvolgendo i cittadini, le parrocchie, le associazioni e tutti i soggetti a vocazione solidaristica e di volontariato presenti sul territorio».

In merito alla decisione sono intervenuti Sergio Carrara, capogruppo del Partito Democratico, e Denise Chiodi, capogruppo Lista Civica Cambiaverso: «I Gruppi Consigliari di maggioranza del Partito Democratico e della Lista Civica Cambiaverso, dichiarano il loro pieno sostegno al progetto che vedrà coinvolta l’amministrazione dalminese. Siamo certi che la collaborazione tra l’amministrazione comunale la Caritas e le parrocchie di Dalmine, è quanto di meglio si possa prevedere per dare un contributo a fronte di questa catastrofe umanitaria». e proseguono: «Certi che la solidarietà umana non sia cosa da esprimersi con parole bensì con fatti concreti, assumendosi anche delle responsabilità, sosterremo convintamente un progetto che, anche attraverso il lavoro e l’ impegno quotidiano di tutti i soggetti coinvolti, non farà sentire a queste persone di essere un elemento estraneo per le nostre comunità».

Secca la contestazione di Daniele Belotti, segretario provinciale della Lega Nord: «Basta con questo vomitevole buonismo! I gesti di umanità un sindaco li deve rivolgere prima alla sua comunità altrimenti, cara sindachessa Alessio, si faccia eleggere a Rabat o a Marrakech. Non mi sembra che la giunta di Dalmine abbia speso simili parole per i 400 lavoratori a rischio alla Dalmine o per le decine di imprese del suo territorio che hanno chiuso. E non dimentichiamo che qualcuno su questa “umanità” sta facendo affari d’oro! Ma dalla prefettura se ne guardano bene da rendere noti i conti della gestione profughi».

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