Delitto Loreto: senza il capello
quasi impossibile riaprire il caso

Non si trova il capello rimasto impigliato sotto l'anello che la giovane portava al dito. Spedirlo al Ris di Parma per i raffronti del Dna era l'intenzione dei carabinieri di Bergamo, che nei mesi scorsi avevano deciso di rimettere il naso in questo caso.

Un molestatore forse invaghito, uno psicopatico dallo strangolamento facile, un biondino rimasto nell'evanescenza di una telefonata anonima. Erano affollate di personaggi sospetti le carte dell'inchiesta sull'omicidio di Marina Loreto, la ventottenne uccisa la sera del 23 settembre 1993 a Ponte San Pietro, mentre attraversava il parco del Famedio.

Un'indagine archiviata sette mesi dopo il delitto e che probabilmente non potrà essere riaperta perché non si trova il capello rimasto impigliato sotto l'anello che la giovane portava al dito. Spedirlo al Ris di Parma per i raffronti del Dna era l'intenzione dei carabinieri di Bergamo, che nei mesi scorsi avevano deciso di rimettere il naso in questo caso.

Anna Quarenghi, la madre, è pronta ancora oggi a escludere che l'omicida si nasconda fra la cerchia di amici della figlia. Ma i carabinieri all'epoca avevano setacciato l'ambiente dei conoscenti e avevano drizzato le antenne di fronte alle rivelazioni dell'allora fidanzato della vittima.

Marina - aveva raccontato il giovane agli investigatori - gli aveva confessato che, tempo prima, un collega della ditta in cui aveva lavorato l'aveva seguita in auto fin sotto casa e qui le aveva fatto una scenata. Gli inquirenti avevano approfondito, ma nulla di decisivo era emerso.

C'era poi la testimonianza di una prostituta che esercitava in zona e che agli investigatori aveva raccontato di un cliente psicopatico, il quale aveva tentato di strozzarla. Proprio come era accaduto a Marina. Era l'agosto '93, ricordava la lucciola, un mese prima del delitto. I carabinieri avevano raccolto la descrizione, ma non erano riusciti a rintracciare l'uomo.

Leggi di più su L'Eco in edicola martedì 7 febbraio

© RIPRODUZIONE RISERVATA