Disgrazie nei giorni dell’afa: due immigrati annegano nel lago di Endine e nel fiume Adda

Endine GaianoÈ stato ripescato cadavere il giovane operaio rumeno, Stefan Nicolae Utelete, 24 anni, residente a Castro, inghiottito nella serata di sabato 22 luglio nello specchio d’acqua del lago di Endine tra Valmaggiore e San Felice al lago. La salma, individuata nella notte tra sabato e domenica 23 luglio dai sommozzatori di Treviglio, coadiuvati dai volontari della Protezione Civile e dagli operatori di una unità della Croce Rossa di Casazza, è stata poi stata composta nella camera mortuaria del cimitero di Endine Gaiano, a disposizione dell’autorità giudiziaria. Una congestione potrebbe essere stata la causa della tragedia. L’operaio, con il fratello ed altri amici, aveva raggiunto il lago nella serata di sabato per trascorrere la notte in tenda in un’area attrezzata per i pic-nic, nel territorio comunale di Endine Gaiano. Secondo lacune testimonianza, il gruppo aveva cenato, poi verso le 22, causa l’afa soffocante, qualcuno ha deciso di tuffarsi in acqua per trovare un po’ di refrigerio. Tra questi anche Stefan Nicolae. Dicono che l’operaio fosse un buon nuotatore, ma quando è stato colto improvvisamente da malore, ha perso le forze ed è sparito sott’acqua. L’allarme è stato dato dal fratello e dagli amici che, tornati a riva, lo avevano perso di vista. Dopo averlo chiamato invano, hanno dato l’allarme ai carabinieri, intervenuti con una pattuglia del nucleo radiomobile di Clusone e una della stazione di Casazza. Soltanto poco prima delle 2, i sommozzatori di Treviglio hanno individuato il corpo, a circa 20 metri dalla riva e ad una profondità di 3 metri e mezzo. La salma del giovane operaio verrà trasferita in Romania per la sepoltura, dopo il via libera da parte del consolato rumeno in Italia.Canonica d’AddaTragedia anche nell’Adda: un giovane originario della Sierra Leone, Abukarr Tubay, 21 anni, domiciliato a Vimercate, nel Milanese, ha perso la vita nelle acqua del fiume. È accaduto nelle vicinanze della diga Sant’Anna, alla foce di un canale che si immette nell’Adda. Il giovane aveva raggiunto Fara d’Adda per incontrarsi con alcuni connazionali, con i quali si era poi trasferito nella località fluviale per trascorre il pomeriggio in cerca di un po’ di refrigerio.La disgrazia è avvenuta verso le 14, quando l’immigrato si è tuffato in acqua. Subito è stato visto annaspare e agitare le braccia. Non è escluso che sia finito in un punto troppo basso del fiume, ed abbia battuto la testa su una roccia. A quanto pare, il referto dei medici riporterebbe anche un trauma cranico, oltre all’asfissia per annegamento.Il corpo di Abukarr Tubay è stato recuperato qualche ora dopo dai sommozzatori dei Vigili del Fuoco di Treviglio, coadiuvati dai carabinieri di Treviglio e Fara d’Adda. Sono intervenuti anche gli operatori di una unità di elisoccorso del 118, che purtroppo non hanno potuto fare altro che constatare la morte del giovane.Quanto alla vittima, sembra che fosse in Italia da tre anni, e facesse l’operaio. Accertamenti sono comunque in corso da parte dei carabinieri, anche per poter avvisare parenti o conoscenti, mentre la salma è stata composta nell’obitorio del cimitero di Fara d’Adda.(23/07/2006)

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