Distanze da calcolare in linea retta
Tutte le sale slot sarebbero fuorilegge

Una sala slot, in pieno centro cittadino, a 50 metri da un istituto comprensivo, a 61 da un oratorio e a 120 da un asilo. Un punto scommesse, in via Maj, che nel giro di 500 metri, ha tre istituti superiori, due chiese, un oratorio, l’asilo e le elementari. E poi bar con angoli slot ovunque.

La mappa dell’azzardo cittadino sembra non risparmiare nemmeno un quartiere, con attività non solo nelle vicinanze, ma perfino di fronte ai cosiddetti luoghi sensibili. E pensare che stando alla normativa regionale e a una recente ordinanza del Consiglio di Stato molti di questi locali sarebbero «fuori legge».

Perché secondo la legge 8 dell’ottobre del 2013 «è vietata la nuova collocazione di apparecchi per il gioco d’azzardo lecito in locali che si trovino a una distanza, determinata dalla Giunta regionale entro il limite massimo di 500 metri, da istituti scolastici di ogni ordine e grado, luoghi di culto, impianti sportivi, strutture residenziali o semiresidenziali operanti in ambito sanitario o sociosanitario, strutture ricettive per categorie protette, luoghi di aggregazione giovanile e oratori».

Non solo, a questo testo si aggiunge una sentenza del Consiglio di Stato del 22 ottobre che rappresenterà in futuro un precedente. Il pronunciamento della giustizia amministrativa in secondo grado, infatti, ha messo la parola fine a una vicenda giudiziaria tra il Comune di Desio, in provincia di Monza-Brianza, e il gestore di un bar dotato di slot machine. Il sindaco del paese brianzolo aveva ordinato la chiusura poiché l’attività, appena aperta, non rispettava la distanza stabilita dal Pirellone. Il gestore si era opposto invocando una misurazione «pedonale». Prima il Tribunale amministrativo, poi il Consiglio di Stato hanno rigettato tutto. Nell’ordinanza si legge, infatti, che per «l’utilizzazione dei termini “raggio” e “baricentro”» deve intendersi «una misurazione cartografica in linea retta».

La normativa regionale non è retroattiva, pertanto è bene evidenziare che sale slot e centri scommesse già esistenti sono in regola e autorizzate. Ci siamo domandati, tuttavia, come sarebbe stata la città se la legge regionale fosse stata adottata in precedenza. Per dare risposta, abbiamo applicato il nuovo «distanziometro» avvalendoci di uno strumento di Google Maps che consente di misurare, sulla carta, la distanza in linea retta tra due punti. Il quadro che emerge ed è di assoluta emergenza. Il caso più eclatante è quello della sala slot «Admiral» di via Fratelli Calvi 2, posta a 50.12 metri dall’Istituto comprensivo Mazzi, a 125.28 dalla scuola primaria Palazzolo e a 91.94 dall’oratorio di via Greppi.

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