Dopo il Comune anche la Provincia in campo contro i disservizi postali nella Bergamasca

I sindaci della Bergamasca sono di nuovo sul piede di guerra per denunciare «i gravi disservizi postali» che da tempo si verificano a livello locale. Dopo la lettera inviata ai vertici di Poste Italiane dal sindaco di Bergamo, Roberto Bruni, e la proclamazione dello sciopero degli straordinari da parte dei sindacati di Cgil, Cisl e Uil, stamattina un gruppo di amministratori si è riunito nella sala consiliare della Provincia di Bergamo, in via Tasso, per rinnovare il disappunto in merito ai ritardi nella consegna della corrispondenza.Con il presidente Valerio Bettoni c’erano i segretari provinciali della Cisl, Gigi Pettini, della Cgil, Maurizio Laini, e della Uil, Marco Cicerone insieme ai primi cittadini di Gorle, Treviolo, Roncola, Cerete, Urgnano, Cavernago, Brignano, Orio al Serio e Vilminore. Nelle stesse ore, decine di lavoratori hanno partecipato al presidio di protesta organizzato dai sindacati davanti alla sede delle Poste di via Locatelli a Bergamo. Nel dibattito i sindaci hanno sottolineato il disagio della popolazione, i costi reali causati dal comportamento scorretto e dalla inefficienza, la necessità di azioni pressanti, concordate e pubblicizzate adeguatamente.Contrarietà alla predilezione che le Poste stanno dimostrando per l’attività bancaria, a danno di quella postale, è stata espressa dalla vicesindaco di Bergamo, Ebe Sorti Ravasio e da altri intervenuti.Maurizio Laini ha parlato di mancate risposte soddisfacenti a livello locale e nazionale, per cui situazioni straordinarie diventano croniche. Petteni ha evidenziato come il lavoro sinergico con le istituzioni stia proiettando questa vertenza in un orizzonte che riguarda tutta la comunità bergamasca ed ha auspicato che nei prossimi incontri presenzino anche le istituzioni.Marco Tullio Cicerone, escludendo l’ipotesi che le Poste ignorino i problemi di crescente gravità in questi mesi, ha postulato l’assunzione da parte delle Poste di atteggiamenti risolutori.Al termine dell’incontro, che si è protratto fin verso le 13, è stato diffuso un comunicato, condiviso da tutti.Ecco il testo del comunicato congiunto«A fronte di ripetute e continue segnalazioni sui disservizi che si stanno manifestando a Bergamo e in provincia sul funzionamento delle Poste, la Provincia ha invitato tutti i sindaci del territorio per valutare le possibili iniziative di coordinamento e di intervento perché siano rimossi tutti gli impedimenti e ostacoli di natura locale che possono frenare o ritardare il servizio, causando costi alla popolazione ed alle aziende. Siamo tutti consapevoli che la mobilità delle merci e delle persone costituisce il più grave problema strutturale della Bergamasca, tanto che la maggior parte delle risorse e dell’impegno locale e non, è rivolta al superamento di questo gap. Ma la competitività del nostro territorio e dei suoi servizi non può prescindere da una maggiore e migliore efficienza delle amministrazioni statali, prima fra altre, quelle impegnate nel recapito della corrispondenza e nei servizi postali, i cui dirigenti saranno convocati nelle prossime occasioni di confronto.Il presidio, con la partecipazione dei lavoratori e dei sindacati, a cui sindaci e Provincia hanno aderito nel pomeriggio, vuole essere uno stimolo, responsabile ed impegnato per la propria parte, affinché l’interesse dei cittadini e delle imprese ad avere un migliore servizio, sia posto al centro della rinegoziazione contrattuale e del recupero di efficienza e competitività necessari alla modernizzazione del servizio postale».(11/05/2006)

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