Rivoluzione sosta a Bergamo
I residenti sulle strisce blu a prezzi low cost

Vent’anni dopo il Piano Arcobaleno, storico strumento urbanistico che divideva la città in diverse zone per parcheggiare, Palazzo Frizzoni vuole rimettere mano alla sosta su strada.

Non sarà semplice «perché Bergamo va avanti da più di vent’anni con lo stesso sistema» spiega l’assessore alla Mobilità Stefano Zenoni. E perché il tema parcheggi è di quelli caldi a prescindere. «Gli uffici stanno lavorando a una proposta che vorremmo presentare in Giunta prima di Natale» rileva l’assessore. L’obiettivo è renderla operativa il prossimo anno.

E sarà una mezza rivoluzione. L’ipotesi a cui si sta lavorando è di concedere ai residenti la possibilità di sostare nelle strisce blu durante il giorno, esponendo il pass sì ma pagando. Tariffe low cost, prezzi calmierati, spiegano dal Comune. Tempi e soprattutto modi sono in fase di approfondimento perché la questione è complessa e comporta decisioni (far pagare) impopolari.

Qualche numero. In città ci sono circa 2.500 stalli con le strisce blu, a pagamento, quasi altrettanti con le strisce gialle, gratis, per i residenti. Il problema è che i permessi per la sosta in circolazione sono più del doppio - 5.321 per la precisione - dei posti auto riservati ai residenti in strada. In pratica per un abitante che parcheggia nello spazio riservato ce n’è un altro che deve cercarsi un altro spazio per lasciare l’auto: strisce bianche se gli va bene, strisce blu se gli va male.

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