È fallimento, addio al Postalmarket
Quando le vendite online non esistevano

Quella che in Italia può essere a buon diritto considerata la «nonna» degli acquisti a distanza nell’era pre-Internet, il catalogo di vendite per corrispondenza Postalmarket, ha infatti esalato l’ultimo respiro.

E con Postalmarket se ne va anche un testimone importante delle mode che spopolarono nel Belpaese tra gli Anni Sessanta e i Novanta. A dichiararne il definitivo decesso decretandone il fallimento è stato il Tribunale di Udine, sulla base dell’istanza dell’amministratore straordinario del «Gruppo Bernardi», società friulana che aveva rilevato il catalogo nel luglio 2003 per rilanciare, senza successo, la storica azienda utilizzandola come negozio virtuale, anche attraverso una cooperazione con la francese «La Redoute», colosso delle vendite a distanza.

Difficile però, nell’epoca del web, rinverdire i fasti di un progetto che fece storia

nell’Italia del boom economico, ma anche in quella dei Settanta e Ottanta, permettendo a migliaia di consumatori, specialmente nella provincia italiana, di mettere le mani su prodotti difficilmente reperibili nei negozi locali. O su quelli, più ambiti, reclamizzati da «Carosello», da vestiti a giocattoli fino agli articoli per la casa.

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