Pantera del Sebino, giornata di «caccia»
Tante tracce, «su una faremo il Dna»

Si è svolta nella giornata di giovedì 20 agosto l’operazione per cercare le tracce della pantera segnalata il 31 luglio scorso e avvistata più volte nelle scorse settimane.

A due passi dal lago d’Iseo è scattata una vasta battuta alla ricerca del grosso animale. Tutti alla ricerca delle sue tracce, con ricerche palmo a palmo dell’area della riserva delle Torbiere di Iseo, con la partecipazione di almeno una sessantina di uomini, tra carabinieri, Corpo forestale dello Stato, Soccorso alpino, Asl, Croce Rossa, vigili del fuoco, guardie ecologiche volontarie e polizia provinciale.

All’attività di ricerca anche la partecipazione di un elicottero per osservare la situazione dall’alto sui 360 ettari dell’area naturalistica balzata al centro delle cronaca da luglio. L’area delle Torbiere, meta anche di tanti bergamaschi per la bellezza della natura che si può osservare, resta chiusa dopo il primo avvistamento.

L’intervento in massa ha richiamato anche molti curiosi che da lontano e con binocoli hanno seguito l’evolversi della situazione.

Soddisfazione fra il personale sceso in campo per le tracce trovate, tra cui alcune su cuiora sono in corso verifiche approfondite per stabilire se si tratti effettivamente di una pantera: verrà quindi effettuato l’esame del Dna nei prossimi giorni.

Sull’area verde del Basso lago è mantenuto infatti il divieto di accesso assoluto per ragioni di sicurezza, al fine di evitare l’ingresso di curiosi. Il primo avvistamento del felino – si ipotizza si tratti di un cucciolo – era avvenuto proprio a Iseo, in via per Rovato, il 31 luglio scorso, nei pressi dell’ingresso all’area delle Torbiere.

A seguire, altri incontri ravvicinati sono avvenuti a Provaglio, non molto distante dall’area ecologica e nei giorni scorsi anche a Gussago, in Franciacorta.

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