Edilizia pubblica: più spazio ai lombardi
La Lega punta a modificare la legge

Stop alla graduatoria unica, l’autorecupero degli alloggi e l’innalzamento del requisito di residenza minima in Lombardia. Sono i tre punti principali del progetto di legge della Lega Nord sulla riforma dell’Edilizia Residenziale Pubblica.

Il progetto stato presentato nel corso di una conferenza stampa al Pirellone e l’obiettivo è di riformare l’attuale normativa regionale in tema di edilizia residenziale pubblica. «La graduatoria unica - ha spiegato il consigliere regionale del Carroccio, Roberto Anelli - è un meccanismo che penalizza eccessivamente i lombardi e porta ad assegnare le case popolari quasi esclusivamente agli immigrati».

«Grazie al nostro modello di “Mix sociale” invece - ha precisato - assicureremo una ripartizione più equa a nuclei famigliari diversificati. Inoltre innalzeremo il requisito di

residenza sul territorio regionale dagli attuali 5 a 10 anni e rafforziamo ulteriormente il divieto, per gli stranieri, di ottenere una casa popolare se possessori di una abitazione nel loro Paese d’origine».

«Infine verrà introdotto il cosiddetto “Autorecupero” degli alloggi, che consisterà nella possibilità di poter assegnare appartamenti attualmente sfitti a causa della necessità di lavori di manutenzione o ristrutturazione per i quali mancano le risorse. Gli interventi saranno effettuati dagli stessi assegnatari, in cambio di una decurtazione sul canone d’affitto».

Siamo intenzionati – ha concluso Anelli - a portare in discussione il progetto di legge a settembre in modo da arrivare all’approvazione entro la fine del 2015.

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