È morta a Firenze Oriana Fallaci: a Bergamo era sotto processo per vilipendio all’Islam

Oriana Fallaci, la scrittrice morta la scorsa notte a 77 anni, in una clinica di Firenze dov’era ricoverata per un male incurabile, avrebbe dovuto essere processata il 18 dicembre prossimo con l’accusa di vilipendio della religione islamica per 18 frasi contenute nel suo libro «La forza dalla ragione». A tale data era stato infatti rinviato il processo scaturito dalla denuncia di Adel Smith, presidente dell’Unione Musulmani d’Italia.Nella precedente udienza, il 26 giugno scorso, il giudice Beatrice Siccardi aveva ammesso la costituzione di parte civile di Adel Smith ma solo in qualità di persona professante la religione islamica. Rigettate, invece, le istanze analoghe per la costituzione di parte civile dello stesso Smith come ministro del culto islamico e legale rappresentante dell’Unione, presentate dal suo legale, l’avvocato Matteo Nicoli di Verona. Il giudice aveva altresì disposto la citazione come eventuale responsabile civile della Rcs International Publications di New York, editrice del libro. Oriana Fallaci non si era mai presentata in aula in questa vicenda giudiziaria radicata a Bergamo in quanto qui ha sede lo stampatore del libro, le Nuove Arti Grafiche. L’anno scorso il pubblico ministero Maria Cristina Rota aveva chiesto l’archiviazione del caso, ma la richiesta era stata respinta dal gip Armando Grasso. Anche per questa ragione il pm Rota aveva chiesto di essere sostituito e l’accusa era stata sostenuta dalla sua collega Carmen Pugliese.(15/09/2006)

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