Endine, Cenerentola per la sicurezza
Tanti turisti ma nessuno che sorvegli

L’acqua è pulita e balneabile, ma il lago di Endine certo non passa l’esame sulla sicurezza dei stessi bagnanti. Purtroppo non ha un presidio stabile, né vi sono convenzioni o protocolli operativi.

Protocolli che invece sono stati siglati per il lago d’Iseo, fra Provincia di Bergamo e organizzazioni di volontariato (Sommozzatori di Treviglio e Seriate, Protezione Civile di Grumello, cani salvatagio Sics di Seriate).

Il tema è tornato prepotentemente di attualità il 6 giugno scorso quando a Monasterolo del Castello è annegato un ventenne nordafricano, profugo giunto nella Bergamasca e ospite ai Colli di San Fermo.

Eppure sono tanti i bagnanti della zona e i turisti del weekend che in questo periodo affollano pontili e spiaggette del lago di Endine. «I sindaci dei Comuni rivieraschi - dice Marco

Zoppetti, primo cittadino di Endine - si sono incontrati dopo quella disgrazia anche per parlare della sicurezza dei bagnanti. Purtroppo è difficile presidiare 16 chilometri di costa e i Comuni non dispongono delle necessarie risorse per far fronte a questa che rimane senza dubbio una necessità, un’esigenza sentita da tutti».

L’allarme sulla dunque sicurezza dei bagnanti resta.

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