Ex carcere di Sant’Agata: porte aperte
Si esibisce anche una band di detenuti

Un paio di camionette della polizia penitenziaria parcheggiate in via Salvecchio, diverse guardie carcerarie che si aggirano nei pressi del Circolino.

Non è un’operazione di polizia, ma la «scorta» del gruppo «Officine Musicali Freedom Sound», band nata all’interno del carcere di Bollate che domenica 4 ottobre ha avuto la possibilità, in via eccezionale, di esibirsi fuori dalle sbarre. Il luogo del concerto non potrebbe essere più significativo, l’ex carcere di Sant’Agata in Città Alta.

L’atmosfera è vivace e distesa, alta la partecipazione di pubblico, con circa una cinquantina di persone nella piccola sala e un continuo ricambio degli spettatori. L’iniziativa si inserisce nell’ambito della seconda edizione di «Ora d’Aria», conclusa ieri: gli spazi dell’ex carcere sono stati temporaneamente rimessi a disposizione della cittadinanza; l’affluenza alle visite guidate è stata particolarmente alta, tanto che domenica le guide hanno dovuto raddoppiare i loro turni.

In questo contesto di «riscoperta» di un luogo della città a lungo dimenticato, si inserisce l’arrivo della rock band del carcere di Bollate. Cinque gli elementi: Angelo, chitarra e voce, Daniel al basso, Roland alla chitarra, Luca alle tastiere e Francesco alla batteria. «Il nostro scopo è non vanificare il tempo passato in carcere, ma renderlo utile e viverlo bene», ha commentato la voce del gruppo. Il concerto è stato trasmesso in diretta da Radio Popolare, nell’ambito della trasmissione «Jailhouse rock».

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