Ecco le prime ore di Expo
Foto e video da Milano

Si parte, Expo ha aperto i suoi cancelli. Ecco le prime impressioni di Expo 2015.

QUI LA CERIMONIA

Ore 11.44

Mentre si attende l’avvio della cerimonia inaugurale, continua la nostra passeggiata tra i padiglioni. Il percorso è fruibile e offre una visione curiosa del mondo dell’alimentazione.

Ore 11.30
Si avvicina il momento più atteso: alle 12 l’inaugurazione con il premier Renzi e un video messaggio di Papa Francesco.

Ore 11.20
Ordinata la partecipazione dei tanti turisti, tutto sotto controllo. Moltissimi i visitatori al Padiglione Zero dove, tra l’altro, è esposto un plastico su Crespi d’Adda.

Ore 11.18
Code per i biglietti in centro a Milano. E il presidente della Repubblica Mattarella: «Nutrire gli abitanti della Terra è una questione cruciale: il cuore dell’Expo sta in questo traguardo di portata storica». Mattarella commenta che «la crisi ha prodotto ferite sociali e che ne uscirà un mondo diverso da quello di prima, per equilibri geopolitici e per distribuzione di ricchezze».

Ore 11.13
Sono tante le persone che visitano il padiglione del Nepal e passeggiano al suo interno, tra le case tradizionali che ricordano quelle degli antichi insediamenti delle valli di Kathmandu. «Ho sentito la solidarietà delle persone, delle aziende, di Expo e di tutti i lavoratori oltre che dal governo italiano», ha spiegato il commissario del Nepal, «alimentazione e sviluppo sostenibile sono i temi che affrontiamo, ed è quello che il Nepal può dare in questi due settori». All’ingresso del padiglione si trova una scatola per le offerte dei visitatori, il ricavato sarà dedicato alla ricostruzione. Per raccogliere fondi l’organizzazione del padiglione sta anche pensando di organizzare un grande concerto con star internazionali a Milano.

Ore 11.10
«Se siamo qui lo dobbiamo a Letizia Moratti». Così ha detto Gianni Letta arrivando alla cerimonia inaugurale di Expo. «Letizia Moratti - ha spiegato - si è battuta per vincere la competizione e nel primo momento lo voleva solo lei». La speranza di Letta è che «in armonia si possa cogliere l’occasione» che rappresenta l’esposizione universale. Tra le persone arrivate alla cerimonia Lapo Elkann, il presidente del Coni Giorgio Malagò, l’ex calciatore Antonio Cabrini.

«Soddisfatto, ma non rilassato». Con queste parole, a poco più di un’ora dall’inaugurazione ufficiale dell’Esposizione Universale, il commissario Unico di Expo Giuseppe Sala ha commentato il suo stato d’animo a pochi metri dal traguardo. «Ci sono ancora piccole cose da mettere a posto, ma cercheremo di farlo al più presto. Agli scettici dico di venire a vedere, perché l’Expo può soddisfare i gusti di tutti». Per quanto riguarda invece le proteste dei No Expo fuori dal sito, Sala ha commentato: «Spero solo che non ci siano incidenti, anche perché questa deve essere una giornata di festa per Milano».

Ore 11.08
«Abbiamo dato una risposta coi fatti a chi riteneva che non avremmo fatto in tempo: saranno 6 mesi bellissimi». Lo ha detto il sindaco di Milano Giuliano Pisapia, al termine dell’inaugurazione del Padiglione Cina di Expo 2015. Pisapia, in attesa della cerimonia di inaugurazione, ha visitato alcuni Padiglioni accompagnato dalla moglie, Cinzia Sasso. «Ognuno ha messo tutte le sue forze e le sue capacità - ha proseguito -, oggi godiamoci questa bellissima festa».

«Invito gli italiani a venire a visitare il nostro bellissimo Paese quando la situazione si sarà risolta» è l’appello del commissario del padiglione del Nepal a Expo 2015, Amit Ratnasahkya, nella giornata di apertura. Il Paese duramente colpito dal terremoto può risollevarsi con il turismo, secondo il commissario.

Ore 10.49
Ha iniziato a piovere. C’è ancora molto da fare: nei padiglioni si sta lavorando ancora. La sensazione è che c’è da sistemare parecchio nelle strutture. Parecchi rifiuti in giro e c’è chi lavora.

Ore 10.49
Ha iniziato a piovere. C’è ancora molto da fare: nei padiglioni si sta lavorando ancora. La sensazione è che c’è da sistemare parecchio nelle strutture. Parecchi rifiuti in giro e c’è chi lavora.

Ore 10.46
La prima visitatrice? Una comasca. E un numero: 10 milioni di biglietti già venduti, 5 milioni e mezzo all’estero.

Ore 10.42
Iniziano ad arrivare i primi ospiti vip all’inaugurazione dell’Expo universale di Milano, alcuni operai sono ancora al lavoro in un paio di padiglioni. Fra i primi ad arrivare Carla Fracci, Demetrio Albertini, il cardinale Gianfranco Ravasi, Giorgio Armani e il presidente del Coni Giovanni Malagò. Davanti al padiglione dell’Iran, dove sono accatastati alcuni materiali, gli operai sono impegnati a portare via gli ultimi detriti del cantiere.

GUARDA LA PASSEGGIATA DENTRO EXPO

Ore 10.30
Il commissario unico di Expo Giuseppe Sala, al suo arrivo, ha così commentato il rischio di proteste: «Prefettura e questura hanno fatto un lavoro straordinario. Prefetto e questore stanno facendo moltissimo». Le proteste non preoccupano nemmeno il segretario del Bie, l’organismo che sovrintende l’Expo, Vicente Loscertales, che ha spiegato: «Se ne deve occupare la polizia, non è un grande problema perché siamo in uno stato di diritto».

Ore 10.20
È finora regolare l’afflusso a Expo 2015, evento che si aprirà ufficialmente a mezzogiorno con una cerimonia di inaugurazione alla quale parteciperà anche il presidente del Consiglio Matteo Renzi. Grazie alla giornata festiva e alle condizioni del tempo (per il momento il cielo è coperto ma non piove), le strade che portano al sito non sono particolarmente intasate ed i mezzi di trasporto pubblico (treni, metropolitane, autobus e taxi) hanno svolto regolarmente il loro compito. Code sopportabili ai tornelli d’ingresso e agli accrediti, con l’afflusso dei visitatori che appare regolare da tutte le porte, e imponenti le misure di sicurezza. All’interno del sito i visitatori iniziano il loro tour tra i vari padiglioni, gran parte dei quali sono completati, anche se per qualcuno (ed esempio l’Ungheria) si è arrivati leggermente «lunghi».

Presenti nel sito ancora diversi cantieri - gli operai sono ancora al lavoro ad esempio sull’Albero della vita -, ma lo spettacolo che si presenta al pubblico è sicuramente bello, e dai primi commenti anche molto apprezzato.

Con il commento di Diana Bracco: «Sarà un’Esposizione universale bellissima» ha detto il presidente di Expo 2015 Spa e commissario per il Padiglione Italia.

«Fare le cose in questo Paese è molto difficile, perché siamo malati di autolesionismo», afferma. «A Shanghai, che è passata alla storia come la più imponente Expo mai realizzata, il 30% dei padiglioni non era completo all’avvio e nessuno gridò allo scandalo». «I conti si fanno alla fine, ma abbiamo la coscienza a posto. Abbiamo fatto il possibile: il record di Paesi aderenti, il record di padiglioni ’self-built’, i 10 milioni di biglietti venduti prima dell’inaugurazione parlano da soli. Il mondo è tornato a investire in Italia, in una congiuntura ancora difficile, e l’Italia è tornata al centro del mondo». Bracco snocciola qualche cifra. «I Paesi partecipanti hanno investito nell’Expo oltre un miliardo di euro: gli Emirati Arabi hanno investito 72 milioni, la Cina 60 (più altri 40 dei due padiglioni aziendali), la Germania 58, gli Usa 48, Giappone, Messico e Russia 42 milioni. Gli sponsor privati, poi, hanno investito oltre 300 milioni».

«La cosa che più mi ha amareggiato - aggiunge - sono stati certamente gli episodi di corruzione: possibile che in Italia non si riesca a fare una grande opera pubblica senza qualcuno che cerca di approfittarne? Detto questo, però, sottolineo che sull’Expo il sistema dei controlli ha funzionato egregiamente.

La Prefettura, l’Anac e tutti gli organi di controllo hanno davvero garantito che la mafia e i corrotti fossero fermati ed espulsi».

Al di là del giro d’affari, precisa, «forse l’eredità più importante di Expo sarà il rilancio dell’immagine dell’Italia a livello globale»

Ore 10.10
Pimi visitatori per Expo Milano 2015. Da qualche minuto cancelli aperti e primi visitatori provenienti da tutto il mondo. Rigidi i controlli all’ingresso, grande gentilezza e tempi di attesa limitati.

Il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, come primo gesto ufficiale per l’apertura di Expo 2015, ha voluto portare la solidarietà della città di Milano al Nepal.
Pisapia ha incontrato il commissario del padiglione, Amit Ratnasahkya: «Vi porto la solidarietà del nostro Paese - ha detto -. Vi sono vicino. Tornerò presto a trovarvi. Il sindaco di Milano per qualsiasi cosa c’è».

Ore 10
È partita l’Esposizione universale: i tornelli si sono aperti e la manifestazione è al via. tantissime persone, le code sono ordinale e senza calca. Tutto molto tranquillo.

Ore 9.55
Una trentina di persone stanno manifestando contro Expo: t-shirt bianca e mascherina. E uno striscione: «Io non lavoro gratis per Expo».Una trentina di persone stanno manifestando contro Expo: t-shirt bianca e mascherina. E uno striscione: «Io non lavoro gratis per Expo».

Ore 9.45
C’è tutto il mondo in fila: italiani, argentini, australiani, americani, africani. Tantissimi rappresentanti delle comunità internazionali che racconteranno Expo all’interno di Cascina Triulza, che rappresenta la società civile
. Un bell’assaggio di mondo che si racconterà durante questa esposizione universale. Un mondo colorato e la festa è già iniziata alle 9.30. Con due numeri da capogiro: sono 20 milioni i visitatori attesi.

Ore 9.20
Cielo grigio, ma afflusso ordinato per Expo 2015. Sono le 9.20: nessun problema sui mezzi pubblici: tutto sotto controllo e Milano si è svegliata con tranquillità per questa giornata storica per il capoluogo meneghino.

File ai cancelli di ingresso, ma senza problemi. Tanti curiosi, tante foto ricordo, tanti selfie. Tra i primi in coda anche dei bergamaschi come il deputato Giovanni Sanga e il consigliere regionale Mario Barboni.

Ore 8.30
Una giornata storica che molti non vogliono perdersi e quindi sono tantissimi i curiosi. Con chi vuole dire: io c’ero. E poi i tantissimi lavoratori di Expo: oggi è il primo giorno di sei frenetici mesi, tra padiglioni, cluster, stand di aziende, bar e ristoranti.

Il pensiero, intanto, va allo spettacolo di giovedì sera, con un Bocelli superstar.

Con una curiosità: è stato un gruppo di orientali a varcare per primi i cancelli che dalla metropolitana rossa portano al lungo percorso pedonale verso gli ingressi di Expo. A raccontarlo sono stati gli addetti di stazione dell’Atm (presente in forze per fare tutoraggio ai visitatori) che spiegano «erano sei o sette, uomini e donne - dice uno di loro - non saprei se cinesi o coreani. Erano qui da prima delle sette e quando abbiamo aperto la saracinesca che divide la stazione di Rho-Fiera dal lungo percorso pedonale che porta agli accessi, sono schizzati via velocemente».

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