Federconsumatori e la Tares
Il caso di Brignano Gera d'Adda

«Federconsumatori denuncia il comportamento di quelle Amministrazioni che penalizzano i propri amministrati imponendo in modo inaccettabile aumenti della Tares». Il caso di Brignano Gera d'Adda.

«Federconsumatori denuncia il comportamento di quelle Amministrazioni che penalizzano i propri amministrati imponendo in modo inaccettabile aumenti della Tares. In premessa occorre dire che l'impatto della Tares sui contribuenti è notevolmente diverso a seconda dei casi».

«Per coloro i quali già stavano pagando la Tia (Tassa per l'Igiene Ambientale) l'aumento dei costi è di molto inferiore a quello che si trovano ad affrontare i contribuenti che pagavano la Tarsu (Tassa Rifiuti Solidi Urbani), in quanto i primi già versavano ai rispettivi Comuni il 100% dei costi relativi alla raccolta e smaltimento, comprensivi dei servizi di spazzamento strade, mentre, non in tutti i Comuni la Tarsu corrispondeva al 100% dei costi sostenuti».

«Ne consegue che l'applicazione della nuova tassa, gravosa per tutti, per chi ancora stava pagando la tariffa ambientale con il sistema "Tarsu" sia una vera batosta. A questo si aggiunga che alcuni Amministratori ci mettono del proprio per aggravare la situazione. Mentre la normativa consente di far pagare il tributo/tariffa in quattro rate, di cui le prime tre a titolo di anticipazione senza che al tributo/tariffa sia applicata la maggiorazione (da 0, 30 sino a 0,40 € per metro quadrato) prevista (maggiorazione che potrà essere richiesta con il pagamento della quarta rata), il comune di Brignano Gera d'Adda ha deciso diversamente».

«Ai brignanesi è stato recapitato un "avviso di pagamento tributo comunale sui rifiuti e sui servizi-Tares" per l'intero ammontare della tassa calcolata su tutto l'anno 2013 (comprensiva di maggiorazione), suddiviso in tre rate. Senza preoccuparsi del "dettaglio" consistente nell'aumento del 15% per i nuclei famigliari composti da tre persone sino ad oltre il 96% per quelli composti da 6 persone».

«Per alcune attività commerciali ancora peggio. Esempio: ristoranti, pizzerie, ecc + 150%; ortofrutta, pescherie, fiori, pizza al taglio + 295%. Naturalmente a questi costi si allinea anche l'addizionale provinciale che paghiamo sulla tassa: non solo la maggiorazione dai 30 ai 40 centesimi di euro per metro quadro. Con una postilla scritta sull'avviso di pagamento: "Gentile contribuente, Le comunichiamo le somme che devono essere da Lei corrisposte all'Ente scrivente per i periodi d'imposta sotto indicati. Al fine di non incorrere in sanzioni, si ricorda di effettuare i versamenti entro le date di scadenza riportate di seguito"».

«Facciamo notare che il mancato versamento, a seguito di un "avviso di pagamento", non comporta alcuna sanzione ma, una volta scaduto il termine ultimo indicato nell'avviso, la semplice notifica di cartella esattoriale. Federconsumatori invita gli amministratori comunali a rendere trasparente e corretta l'informazione ai Cittadini».

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