Fermati tre sospetti per la strage di Dacca
Le salme delle vittime martedì in Italia

Le salme dei nove italiani uccisi venerdì scorso nell’attentato di Dacca, tra quella cui la mamma bergamasca Maria Riboli, rientreranno in Italia «il più presto possibile». Forse già nella serata di martedì 5 luglio, come annunciato dal ministro Paolo Gentiloni.

Lo ha assicurato il capo dell’unità di crisi della Farnesina, Claudio Taffuri, partito per il Bangladesh per occuparsi di persona delle operazioni per rientro delle salme. Una volta rientrati nel nostro Paese verrà effettutato l’esame autoptico all’ospedale Gemelli di Roma. Il magistrato Francesco Schiavo solleciterà tramite rogatoria internazionale le autorità del Bangladesh per avere una copia degli atti dell’inchiesta sull’attacco e potrebbe anche chiedere di interrogare chi è stato arrestato dalle autorità locali.

Intanto, fonti della sicurezza riferiscono che la polizia del Paese ha deciso il fermo di tre persone: si tratta di Hasnat Karim, il professore universitario che era nel locale per festeggiare un compleanno ma ripreso da alcune immagini fumare in terrazza con i membri del commando, e di altre due persone, che si trovano in ospedale e di cui non è stata resa nota l’identità. I tre sono sospettati di aver avuto un ruolo nella dinamica dell’attacco al ristorante dell’aeroporto della capitale bengalese è già presente l’aereo inviato dal governo italiano.

Karim ha studiato diversi anni in Gran Bretagna, dove ha anche frequentato la facoltà di Ingegneria Civile alla Queen Mary University di Londra. Secondo le indagini Karim ha trascorso 10-12 anni nel paese, poi è tornato in Bangladesh e ha insegnato alla North South University (NSU) a Dacca nel 2012, considerata la più importante università privata del paese, prima di entrare in affari col padre nel settore dell’ingegneria civile. Secondo gli investigatori il professore avrebbe potuto conoscere i terroristi. Nibras Islam, uno dei terroristi autore della strage ha studiato alla NSU tra l’estate 2011 e la primavera del 2012. Stesso periodo in cui era li anche Karim. Ad Hasnat Karim che la sera della strage era nel locale con la moglie e due bambini è stato permesso dai terroristi alle 7 di lasciare il ristorante, circa mezz’ora prima che l’esercito prendesse d’assalto l’edificio.

Da allora è stato identificato come il misterioso uomo calvo notato da testimoni e ripreso in alcune immagini amatoriali mentre parlava con due dei terroristi sulla terrazza del ristorante intorno alle 5:00 del mattino. Karim non è il solo ostaggio ad essere stato rilasciato dai terroristi. La polizia di Dacca ha fermato cinque ostaggi sopravvissuti a quella notte, tra cui un cittadino canadese di origini bengalesi e un cittadino britannico nato in Bangladesh e un bengalese che ha vissuto e studiato in Gran Bretagna per oltre un decennio.

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