Fermato col disturbatore di cellulari
Denunciato dalla polstrada sulla Brebemi

Anche i poliziotti si sono ritrovati con i cellulari bloccati. Colpa dello strano apparecchio elettronico dell’automobilista che avevano appena fermato.

Una sorta di walkie-talkie, ma con tre antenne: in realtà si trattava di un disturbatore di frequenze, detto in gergo tecnico «jammer», che riesce a bloccare l’utilizzo dei telefoni cellulari in un raggio di circa cinquecento metri.

È accaduto lungo la Brebemi al casello di Caravaggio. L’uomo lo teneva sulla sua Smart, acceso tra i due sedili. È stato quindi denunciato a piede libero per aver violato l’articolo 617 del Codice penale.

Che punisce «chiunque, fraudolentemente, prende cognizione di una comunicazione o di una conversazione, telefonica o telegrafica, tra altre persone o comunque a lui non dirette, ovvero le interrompe o le impedisce». La legge prevede anche la reclusione da 6 mesi a quattro anni. Nei guai è finito un uomo di 53 anni nativo di Enna ma residente a San Giuliano Milanese, già conosciuto alle forze dell’ordine per tutta una sfilza di reati, soprattutto contro il patrimonio.

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