Fratellini nel lago salvati da un immigrato

Tragedia sfiorata a Lovere, dove due bambini di 4 e 10 anni sono finiti in acqua nel lago, al porto turistico. Annaspavano ed erano in difficoltà quando sono intervenuti due giovani, uno di colore, seduti su una panchina poco distante. Senza pensarci un attimo e senza nemmeno togliersi le scarpe si sono tuffati per soccorrere i bambini e sono riusciti a portarli a riva. Poi si sono allontanati. E adesso la mamma dei due bambini chiede aiuto: «Aiutatemi a trovarli, vorrei almeno dire grazie».Tutto è accaduto nel pomeriggio di lunedì 18 settembre. Anna Carrara, una mamma di Lovere, era con i suoi bambini al porto turistico di Cornasola. All’improvviso la piccola Camilla, quattro anni, è caduta in acqua e il fratello Andrea, dieci anni, si è buttato per cercare di recuperarla. Tutti e due, però, si sono trovati in difficoltà. A quel punto l’intervento dei due giovani e in particolare di quello di colore che ha preso l’iniziativa.I soccorritori si sono gettati in acqua così come erano, senza nemmeno pensare a togliersi le scarpe, ma in breve sono riusciti a riportare a terra i due fratelli e a consegnarli alla mamma, inzuppati, ma sani e salvi.La madre, intanto, è rimasta spaventata e frastornata, soltanto mentre i due giovani soccorritori si stavano allontanando è riuscita a riprendersi dal grosso spavento. Allora ha cercato di richiamare indietro i due ragazzi, ma questi se ne sono andati senza voltarsi. «Il ragazzo nero in particolare avrei voluto ringraziare, perché è stato lui il primo a gettarsi in acqua – spiega Anna Carrara – ma proprio nessuno mi ha saputo dire chi fosse o dove rintracciarlo. Molto probabilmente non abita a Lovere. Anzi, colgo l’occasione per lanciare un appello: se qualcuno mi sapesse dare indicazioni o se vi sia qualche testimone, sarei molto felice di poter almeno dire grazie a quei ragazzi, che hanno salvato i miei figli».(20/09/2006)

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