Furti, è allarme: nel 2006 sono aumentati del 67 per cento

È allarme per i furti in abitazione nell’area della Grande Bergamo: nel corso del 2006 nella zona della città e dell’hinterland il numero è cresciuto del 67%, per un totale di 965 colpi messi a segno dai soliti ignoti. Se si considera la sola città il dato è ancor più preoccupante: + 82% rispetto all’anno precedente.

Rilevante anche l’aumento delle rapine, cresciute del 12,6% raggiungendo quota 205: nel capoluogo gli assalti agli uffici postali hanno fatto un balzo avanti addirittura del 200%. I dati sono emersi nel corso di un incontro del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, esteso ai Comuni confinanti con Bergamo e firmatari di un protocollo d’intesa con la Prefettura proprio in materia di sicurezza.

Nei 14 paesi dell’hinterland solo a Mozzo, Orio al Serio e Ranica il numero dei delitti è calato rispetto al 2005, mentre è vertiginosa la crescita a Lallio (+ 34%) e Stezzano (+25%).  

Sono reati che determinano un forte allarme sociale, ha commentato il prefetto Cono Federico: «Per limitare l’incremento di questi fenomeni - ha aggiunto - credo occorra una maggiore vigilanza del territorio: non solo però a carico delle forze di polizia, ma con l’aiuto delle istituzioni locali e dei cittadini, che conoscono come si svolge la vita sul territorio e sono in condizioni di rappresentare alle forze di polizia le varie situazioni, consentendo loro di adeguare le strategie di contrasto».

L’assessore alla sicurezza del Comune di Bergamo, Dario Guerini, ha illustrato una serie di possibili soluzioni: una strategia di sicurezza partecipata, la riorganizzazione del corpo di polizia locale e maggiori contatti con le circoscrizioni. Insomma la lotta alla criminalità deve passare da un maggiore dialogo tra le istituzioni e la cittadinanza e da una maggiore attenzione al territorio da parte di amministrazioni comunali e residenti.

(05/03/2007)

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